Regione Sardegna: ‘Scuola digitale, cloud computing, green economy nuove filiere produttive’

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Scuola digitale

Scuola digitale, cloud computing, green economy e biotecnologie sono i campi applicativi nei quali la Sardegna già vanta importanti casi di eccellenza, che possono contribuire a creare le nuove filiere della nostra economia, idonee a portare nuovo sviluppo e occupazione nel rispetto dei nostri valori, delle nostre tradizioni e del nostro patrimonio ambientale e paesaggistico“. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, al termine del confronto sui temi della ricerca e dell’innovazione tenutosi stamane a Cagliari con il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricercam, Francesco Profumo.

 

Con la legge regionale 7/2007 – ha evidenziato il presidente – la Sardegna finanzia soprattutto la ricerca fondamentale e di base, in stretto raccordo con le Università sarde, mentre con le linee di attività del POR si promuovono le iniziative riguardanti l’innovazione tecnologica e il trasferimento dei risultati al sistema delle imprese. Nonostante la crisi in atto, abbiamo confermato gli stanziamenti annuali per finanziare le attività previste dalla legge ed il budget previsionale per il periodo 2009-2013 resta pari a circa 200 milioni di euro con stanziamenti annuali della Regione pari a circa 34 milioni di euro. Attraverso le linee di attività del POR FESR, nel contempo, finanziamo la ricerca applicata e, soprattutto, la ricerca industriale, con uno sforzo orientato a sostenere la «domanda» di ricerca e innovazione per circa 74 milioni di euro. Il recente sblocco dei fondi del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca rende disponibili ulteriori 25 milioni di euro, per completare l’attuazione dell’Accordo di Programma MIUR-Regione Sardegna sulla ricerca che prevede, in particolare, interventi per l’integrazione tra sistema della ricerca e sistema produttivo della Sardegna, interventi a sostegno dell’implementazione della rete universitaria e interventi a sostegno del potenziamento delle dotazioni scientifiche e tecnologiche del sistema regionale.”

 

“Inoltre – ha aggiunto il presidente- con i fondi del PAR FAS 2007-2013 abbiamo di recente programmato, per “Innovazione, Ricerca e Competitività”, nuove risorse per circa 241 milioni di euro, che consentiranno la razionalizzazione della cittadella universitaria di Monserrato ed il potenziamento delle strutture dei poli universitari e dei laboratori di ricerca di Cagliari e di Sassari. Queste azioni rientrano in un quadro più ampio che ci vede impegnati in progetti ambiziosi, come Sardegna CO2.zero, chimica verde, Scuola Digitale, cloud computing e su altri versanti della ICT. Facendo “gioco di squadra” con il Ministero, gli enti locali, l’Università, le forze sociali e gli altri attori del sistema, la Sardegna si candida a cogliere le opportunità offerte dai due bandi pubblicati dal MIUR su smart city e sui distretti industriali nazionali. Vogliamo affiancare alle eccellenze esistenti realtà altrettanto importanti e costruire un sistema organico, idoneo a moltiplicare gli effetti sulla nostra società dei finanziamenti pubblici stanziati e soprattutto a creare nuove occasioni di specializzazione, di impresa e di occupazione per le giovani generazioni“.