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Passo in avanti per Open Media Park, il centro di produzione mediale alle porte di Roma

Italia


Lo scorso 19 marzo 2012 il Comune di Formello ha inviato alla Regione Lazio l’Adozione di Variante al Piano Regolatore, deliberata il 14 febbraio 2012, per l’espansione della Zona Produttiva di Formello (video) centrata sul progetto dell’Open Media Park, con formale Richiesta di Convocazione della Conferenza dei Servizi il 19 marzo 2012, ed ne è quindi prevista l’apertura  nel 2014.

 

L’Iniziativa è ideata e sostenuta dalla Tecnoconsult International Srl – amministrata dall’imprenditore Rufo Guerreschi – assieme a 9 partner privati co-investitori del settore mediale e audiovisivo leader a livello internazionale. Con un investimento complessivo di 150 milioni d’euro interamente sostenuto da privati, che includono 10,2 milioni d’euro per opere d’interesse pubblico generale, l’iniziativa imprenditoriale a regime coinvolgerà 1.200 occupati diretti e oltre 6.000 occupati d’indotto nel settore mediale e audiovisivoregionale, realizzando – a pochi minuti d’auto da Roma – il secondo centro di produzione mediale in Europa per numero di studi cinetelevisivi e il primo centro d’innovazione in Europa centrato sull’open web.

Il tutto senza un solo euro di fondi pubblici diretti o indiretti.

 

L’Open Media Park effettuerà investimenti diretti in infrastrutture di produzione e innovazione mediale e audiovisiva per oltre 60 milioni d’euro, che si articoleranno in: Open Media Labs, società di gestione dei 23 studi cinetelevisivi e servizi connessi con oltre 20,000 mq di strutture; Open Media Cluster, centro d’innovazione no-profit sull’open web con iniziali fondi privati impegnati per 4,8 milioni di euro, supportato da 6 dei 14 partner mediali del Park e guidato da leader mondiali del settoreOpen Media Hub v.2.0, una versione quadruplicata dell’Open Media Hub già aperto a febbraio 2012 a Formello, un centro co-working di 430 mq per la micro-produzione, formazione e innovazione mediale, che ha avviato con alcuni dei partner (UCLA School of Cinema, e Kaltura) la sperimentazione e validazione di alcuni dei modelli di business, di filiera e innovazione che saranno implementati nei Labs e nel Cluster, tra i quali: open innovationopen web standardsuser-driven innovation,collaborative consumption e peer-2-peer pedagogy. Esso fornisce già oggi ad oltre 30 giovani della Regione Lazio opportunità di auto-imprenditorialità e co-working e 10 postazioni gratuite per mezzo del Concorso Open Media. Tali strutture saranno coadiuvate da un residence alberghiero dedicato per staff e studenti esteri, un centro benessere, sale polivalenti e numerosi servizi, secondo il modello ormai affermato all’estero di “Living Community for the Creative Industries”, come nel caso di successo di Media City UK.

La visione d’innovazione del Cluster e dei Labs è condivisa inoltre con 4 partner pubblici – BIC Lazio, la Facoltà di Scienza della Comunicazione La Sapienza, il Dipartimento di Informatica e Sistemistica di La Sapienza, il Centro CATTID di La Sapienza – che hanno siglato con la società intese per la localizzazione di attività o strutture di formazione, ricerca e incubazione, in spazi in locazione da noi forniti a canoni notevolmente ridotti.

 

L’opera architettonica e l’opera paesistica si sviluppano attorno agli alberi preesistenti – ognuno dei quali viene preservato e messo a disposizione dei cittadini in forma di parco lineare pubblico attrezzato di 2 ettari –  con unrapporto 1-a-1 fra aree costruite e zone verdi, rispetto al rapporto 1-a-20 della zona produttiva circostante; realizza un piano di raccolta differenziata al 100%; con un consumo energetico ridotto del 50% rispetto a strutture comparabili nell’area di Roma. L’Open Media Cluster sarà ospitato in edifici a Impatto Zero di oltre 3000 mq. La progettazione paesaggistica e paesistica è curata dall’architetto Cristina Tullio, Presidente dell’Associazione Architetti Paesaggisti del Lazio. Il progetto non necessita di alcuna deroga rispetto alle leggi urbanistiche e ai piani paesistici vigenti.

 

“A seguito del continuo sviluppo del nostro progetto, l’avvenuta Adozione di Variante, ed anche incoraggiati dallanuova legge sull’audiovisivo della Regione Lazio, abbiamo deciso di rilanciare: il prossimo 24 Maggio alle ore 11a Roma terremo una conferenza stampa per la pubblica sottoscrizione di un Impegno Unilaterale d’Investimento dei privati per l’Open Media Park, con i dettagli del progetto, ulteriori partner, un nuovo centro d’innovazione e un nuovo sito. Tale Impegno sarà costituito da un negozio giuridico unilateralevincolante per i sottoscriventi per l’effettuazione di investimenti complessivi per almeno 80 milioni d’euro, di cui almeno 23 milioni d’euro in infrastrutture di produzione e innovazione audiovisiva e mediale qualora la procedura approvativa termini entro una precisa scadenza temporale”.

 

“La scadenza temporale dell’Impegno – dichiara Rufo Guerreschi – è diventata una scelta obbligata per gli oltre 2 anni di immotivati ritardi accumulati dalla Provincia di Roma e dal Comune di Formello rispetto ai tempi massimi per i passaggi procedurali normativamente prescritti dal Regolamento del Programma integrato di Sviluppo della Valle del Tevere e della Sabina – e per il fatto che la Provincia di Roma non ha fornito, come ripetutamente richiesto, comprova della sottoscrizione del Programma Integrato da parte della Regione Lazio e dei relativi obblighi da essa assunti. Queste condizioni hanno minato fortemente la fiducia di alcuni dei nostri partner co-investitori internazionali nella capacità della pubblica amministrazione di evitare ulteriori ritardi rispetto alle tempistiche massime previste da tale Programma Integrato da noi sottoscritto. In effetti, la fuga dal paese degli investitori esteri per l’incapacità o non volontà di applicare i termini temporali di legge nelle procedure approvative degli investimenti è largamente documentata da articoli e studi (vedi 1 e 2).”

 

“I ritardi accumulati – continua Guerreschi – ci hanno messo di fronte alla scelta di “lasciare o rilanciare”: rinunciare al progetto come molti hanno fatto prima di noi o rinnovare l’impegno prendendo accordi vincolanti verso i cittadini laziali a fronte di concreti impegni della PA sulle tempistiche. Abbiamo deciso di rilanciare, come unica soluzione per salvare il progetto. La data di scadenza temporale dell’Impegno sarà annunciata durante la conferenza stampa, e sarà compatibile sia con le tempistiche massime normativamente previste dal Programma Integrato, che con strumenti urbanistici regionali normativamente previsti a simili progetti di sviluppo”.

 

“Auspichiamo vivamente, quindi – conclude l’imprenditore – che la Regione Lazio e il nuovo sindaco di Formello, con la piena collaborazione della Provincia di Roma e del Consiglio Comunale di Formello, riescano rapidamente nei loro sforzi di risolvere formalmente l’attuale impasse procedurale, andando a restituire ai proponenti e ai partner dell’Open Media Park garanzie temporali uguali o superiori rispetto a quelle già codificate nelProgramma Integrato da essi sottoscritto, attraverso la solerte attivazione delle procedure regionali “coordinate” riservate a simili progetti di sviluppo, e promuovendo la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa fra Regione e Comune di Formello che definisca un dettagliato crono-programma che indichi, per ognuno dei prossimi passaggi procedurali e loro primarie variazioni, il soggetto responsabile e le tempistiche massime prescritte”.

 

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