IBM: nuove soluzioni per l’adozione del cloud aziendale

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IBM, in occasione del recente evento Pulse di Las Vegas, ha presentato un nuovo software che rappresenta un progresso significativo nelle capacità di visibilità, controllo e automazione del cloud e che consente inoltre alle organizzazioni di gestire e rilasciare i servizi cloud in tutta sicurezza.

 

Uno studio recente dell’IBM Institute for Business Value ha riscontrato che il 90 percento delle organizzazioni prevede l’adozione di un modello di cloud computing nei prossimi tre anni. Nel momento in cui le organizzazioni compiono il passo successivo, andando oltre i data center virtualizzati ed espandendo i propri ambienti cloud, si trovano ad affrontare ciò che è ormai noto come “sviluppo incontrollato delle immagini virtuali”.  Infatti le dimensioni delle immagini virtuali sono in genere comprese tra cinque e 20 gigabyte. Se si moltiplica questa cifra per le migliaia di immagini virtuali create oggi, con le grandi aziende che hanno da cinque a ventimila macchine virtuali, si comprende come ciò sia oneroso in termini di costi e impegnativo per i responsabili IT, che hanno il compito di migliorare i livelli di servizio.

 

Le immagini virtuali si triplicano ogni due anni, superando la crescita della potenza di calcolo – che raddoppia –  e i budget IT – che rimangono sostanzialmente invariati. Con le prassi operative attuali per supportare il cloud servirebbero, ogni due anni, 1.5 volte l’infrastruttura fisica esistente e due volte la manodopera. Si tratta di un problema di costi e di gestione insostenibile, che è l’esatto contrario della promessa del cloud“, spiega Daniel Sabbah, general manager, IBM Tivoli Software. “Noi forniamo un livello di controllo molto più elevato sull’erogazione dei servizi cloud, permettendo ai nostri clienti di andare oltre la virtualizzazione, per trarre maggiore valore dal cloud in modo veloce, semplice e accessibile in termini di costi.”

 

Le nuove offerte IBM SmartCloud Foundation consentono alle organizzazioni di installare, gestire, configurare e automatizzare la creazione di servizi cloud, in ambienti privati, pubblici o ibridi, con un livello di controllo superiore a quelli sinora disponibili sul mercato. Nell’insieme, queste nuove offerte aiuteranno le aziende ad accelerare l’erogazione dei servizi, ridurre i rischi e controllare meglio il passaggio al cloud, affiancandolo agli ambienti di produzione esistenti.

 

Aumentare la velocità

 

IBM offre alle aziende grande valore e flessibilità, fornendo servizi cloud basati sulle ‘best practice’. Da quando utilizza IBM SmartCloud Provisioning, Dutch Cloud ha registrato un aumento significativo della sua clientela e, inoltre, grazie all’elevato grado di automazione insito nella soluzione IBM ha potuto ridurre significativamente il carico di lavoro amministrativo.

 

Ora il team IT dedica l’80 percento del tempo alle migrazioni dei clienti e solo il 20 percento all’amministrazione – con una riduzione di oltre il 70 percento dei tempi di amministrazione. Il fatturato mensile ricorrente di Dutch Cloud si è triplicato due volte negli ultimi sei mesi, a fronte di costi operativi invariati.

 

Con il nostro tool originale, potevamo impiegare anche un’ora per il provisioning di 200 macchine virtuali extra per un cliente“, spiega Martijn Van Zoeren, CEO, Dutch Cloud. “Con IBM SmartCloud Provisioning possiamo farlo in cinque minuti. Prima dovevamo continuare a cambiare il nostro tool per supportare tutte le nuove versioni del software VMware, KVM e Microsoft che venivano rilasciate e tutte le nuove versioni dello storage“, aggiunge Van Zoeren. “Era facile farlo quando abbiamo iniziato, ma man mano che crescevamo è diventato insostenibile”. Dedicavamo l’80 percento del nostro tempo a mantenere il tool e il 20 percento a supportare le esigenze dei clienti“.

 

Con IBM SmartCloud Provisioning è possibile inoltre rendere disponibili nuovi servizi IT nell’arco di minuti, anziché di ore. Questo pone Dutch Cloud nella posizione ideale per rispondere rapidamente alla variazione delle esigenze dei clienti. Il mercato IaaS continuerà a maturare e vedremo una maggiore concorrenza negli anni a venire. Le nostre scelte tecnologiche ci hanno dato la possibilità di affermarci in questo mercato competitivo”.

 

Migliorare la qualità

 

Mentre le aziende puntano ad accelerare la distribuzione e a conseguire agilità, molti iniziano il loro viaggio verso il cloud computing con le attività di sviluppo, test e rilascio. La banca SunTrust lavora con la soluzione DevOps di IBM per aumentare la propria agilità di business, senza sacrificare la disciplina operativa, la qualità, la soddisfazione dei clienti e la governance. Utilizzando un ambiente cloud, gli sviluppatori della SunTrust hanno ridotto i tempi di sviluppo delle applicazioni di cinque volte.

 

Forte di questa esperienza con i clienti, IBM ha integrato nuove funzionalità derivate dalla recente acquisizione di Green Hat per il rilascio di IBM SmartCloud Continuous Delivery. Il nuovo software è una suite di modelli di best practices che consente la gestione integrata del ciclo di vita dei servizi cloud, grazie alla combinazione di funzionalità di test di Rational, di SmartCloud Provisioning e di Green Hat.

 

I clienti che utilizzano il software hanno osservato risultati sorprendenti, tra cui:

        – riduzione del tempo di delivery da mesi a giorni, grazie ad automazione end-to-end, standardizzazione e ripetibilità

        riduzione del 20 percento dei costi delle risorse, con parallelo aumento della prevedibilità dei deployment attraverso ‘low touch service’ e ‘self-service’

        – 40 percento di agilità in più, grazie allo snellimento delle operazioni e allo sviluppo della collaborazione con comunicazione in-context

        – 20 percento di aumento della disponibilità dei servizi applicativi e delle prestazioni, migliorando l’allineamento tra sviluppo, test e attività operative.

 

Ridurre il rischio, controllare la complessità

 

Le imprese considerano il cloud computing un modo per migliorare la reattività e cambiare l’economia dell’IT. Al contempo, i confini dell’IT si stanno estendendo ben oltre il data center, le reti e le workstation, per arrivare a nuove categorie di dispositivi mobili con intelligenza integrata.

 

Le aziende devono poter esercitare su questo mondo distribuito e virtualizzato lo stesso controllo che esercitano sui modelli IT tradizionali. Per soddisfare questa esigenza, IBM mette a disposizione nuove offerte, tra cui:

        – IBM SmartCloud Control Desk – fornisce alle organizzazioni la possibilità di mantenere l’integrità delle configurazioni in risposta a modifiche programmate, ad eventi non programmati e a problemi che si verificano in un panorama IT complesso, per assicurare continuità del servizio, velocità di risposta ed efficienza della gestione.  

        – IBM Endpoint Manager for Mobile Devices – aiuta le aziende a gestire e proteggere al meglio gli ambienti di mobile computing, tra cui iPhone, iPad, telefoni e tablet basati su Android, dispositivi Windows Phone e Nokia Symbian. Grazie all’installazione, possibile in pochi minuti, le organizzazioni potranno impostare rapidamente le politiche da applicare in remoto, monitorare i dispositivi dei dipendenti per individuare potenziali compromissioni dei dati e cancellare il contenuto dei dispositivi in caso di furto o smarrimento. 

 

Sfruttando le nuove funzionalità di analisi della capacità degli ambienti cloud, dell’utilizzo e delle prestazioni dello storage, i team operativi possono spostare la propria attenzione dalla gestione dei colli di bottiglia all’erogazione di servizi innovativi. A tale riguardo IBM offre:

        – IBM SmartCloud Monitoring – consente agli amministratori di massimizzare la disponibilità e l’utilizzo  del cloud, monitorando le infrastrutture virtuali e applicando la business analytics per ottimizzare la collocazione del carico di lavoro.

        – IBM SmartCloud Virtual Storage Center – migliora la flessibilità, il costo, l’utilizzo e le prestazioni dello storage con controlli automatizzati dell’amministrazione, della gestione e del provisioning.