SIAE: nella vertenza contrattuale la base associativa sostiene la linea della società

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Nel mese di aprile 2011 la SIAE e’ stata commissariata per le forti divergenze in seno alla base associativa esplose nella mancata approvazione del bilancio preventivo 2011 con ben tre assemblee non costituite per mancanza del numero legale. Ora, nella vertenza contrattuale e sul piano di risanamento ( che era stato trasversalmente approvato sia dal vecchio CdA che dall’assemblea e che la gestione commissariale ha confermato), la base associativa sostiene compatta la linea della societa’ , che mira al contenimento dei costi garantendo la tutela dei livelli occupazionali.
La CREA ( unione opere dell’ingegno), che raggruppa tutte le associazioni che nella vecchia assemblea erano maggioritarie (in particolare l’INCLA che rappresenta l’associazione maggioritaria tra gli autori musica) tramite il maestro Cristiano Minellono scrive al direttore generale di “approvare completamente il suo operato, in quanto espressione della necessita’ di risanamento e della volonta’ della base associativa anche nella ricerca di evitare dolorosi licenziamenti“.
La federazione editori musicali (presidente Filippo Sugar) e la Associazione Italiana Editori (presidente Marco Polillo) in una nota indirizzata al direttore generale, affermano di “sostenere da molto tempo l’improrogabile necessita’ di avviare un serio processo di modernizzazione e di efficientamento della societa’, senza il quale le prospettive per associati e dipendenti sarebbero critiche” e nel contempo “apprezzano e condividono l’intenzione di difendere i livelli occupazionali, confermando il pieno sostegno alla politica aziendale“.
La Federazione degli autori ( presidente Gino Paoli, segretario Mario Lavezzi) “avendo a cuore una corretta e sana gestione amministrativa dell’ente , presupposto indispensabile alla tutela stessa del lavoro, esprime pieno sostegno al necessario piano strategico e all’azione di riforma in corso dell’azienda“.
La societa’ non commenta ma ricorda che la proposta contrattuale, in linea con il piano di risanamento , garantisce la tutela dei livelli occupazionali e che il tavolo della trattativa era e resta permanentemente aperto. Auspica quindi che le oo.ss. vogliano tornare a confrontarsi nel merito, per trovare una soluzione seria e responsabile, nell’interesse dei lavoratori, degli associati e in definitiva della stessa societa’.