Business Software Alliance: da AGCOM un primo passo importante nella tutela della proprietà intellettuale sul web

di |

Italia


Business Software Alliance (BSA) esprime il proprio plauso per l’approvazione del Regolamento AGCOM in attuazione della Delibera “Copyright nelle Reti” e auspica che esso possa evolvere presto, attraverso l’ulteriore confronto che l’Authority intende riprendere fra tutti gli stakeholder, in una direzione ancor più incisiva, in modo da dotare il nostro Paese di quel modello di enforcement contro la pirateria online, che, ha già riscontrato interesse sia nell’U.E. sia negli Stati Uniti.

Infatti, il Governo USA sta guardando con particolare attenzione questo lavoro perché potrebbe divenire un modello a livello mondiale e contribuirebbe a far uscire l’Italia dalla Watch List Special 301 dei Paesi ad alto tasso di pirateria/contraffazione.

Siamo per la costruzione di una rete libera ma sicura. Ma web libero non può significare far west“, è il commento di Matteo Mille, Presidente di BSA Italia. “Su questo binario si è mossa l’Autorità per porre un freno a fenomeni di pirateria dilaganti su internet, nel rispetto dei diritti degli utenti e della privacy“.
Tre i punti chiave del provvedimento appena approvato, in linea con la direttiva europea sul commercio elettronico (Dlgs 70/2003 – art. 14-17) e con l’ordinamento interno in materia di competenze dell’AGCOM:
rimozione selettiva di contenuti abusivi entro 4 giorni dalla segnalazione (notice and take down);
in caso di contenzioso davanti all’Autorità, 10 giorni di contraddittorio e rimozione dei contenuti nei successivi 20 (prorogabili a 35);
eventuale ricorso alla Magistratura ordinaria in caso di non composizione del contenzioso fra le parti per via amministrativa.

I vantaggi di questo provvedimento – che sancisce un fondamentale discrimine fra libertà di accesso al web e legalità – sono che esso è immediatamente efficace, non lesivo per l’utente finale e inoltre rapido, in quanto di natura amministrativa (ossia non necessita di una norma di legge varata dal Parlamento).

L’Autorità ha svolto un prezioso lavoro, avviando un confronto pubblico secondo modelli inclusivi e partecipativi, per contemperare tutte le posizioni espresse nel corso dell’animato dibattito sul provvedimento“, continua Mille. “Tutti noi desideriamo che la norma soddisfi il più possibile tutte le parti coinvolte e siamo pronti a collaborare con l’Autorità per rendere la norma ancora più efficace su alcuni aspetti, come ad esempio le tempistiche, sul versante dei siti web internazionali e delle responsabilità degli ISP“.

Infatti – conclude Mille – non è più tollerabile lavorare in un mercato in cui un software su due viene utilizzato illegalmente ed è quindi vieppiù inevitabile contrastare con decisione l’abusivismo alla fonte, ossia al livello di quelle piattaforme transnazionali illegali grazie alle quali i titolari incassano – oltre a lauti proventi dalla vendita di prodotti illegalmente copiati – anche ingenti somme tramite la vendita di spazi pubblicitari“.