Innovazione P.A.: Sicilia è prima regione a recepire Codice Digitalizzazione

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E’ stata promulgata la legge n.5 del 2011 sulla semplificazione e digitalizzazione della P.A. che pone l’amministrazione siciliana all’avanguardia. E’ infatti la prima regione in Italia a recepire il Codice dell’Amministrazione Digitale (CAD) appena entrato in vigore, un vero antidoto contro l’inefficienza, la corruzione e le pressioni mafiose. “Adesso dobbiamo passare subito alla fase applicativa, a partire dall’adozione del ‘Piano per l’innovazione tecnologica della Regione’, anche detto Pitrè. Un acronimo che, con l’intento di collegare l’innovazione con un tratto qualificante dell’identità siciliana, intende richiamare la figura del grande studioso che cento anni fà avviò all’Università di Palermo il primo insegnamento al mondo di Storia delle tradizioni popolari ed aprì il museo in quattro stanze di un ex convento in via Maqueda che ospitava la Scuola dell’Assunta“.

Così l’assessore regionale per l’Economia, Gaetano Armao, aprendo i lavori del seminario su “Il nuovo codice dell’amministrazione digitale: opportunità per i cittadini, adempimenti per le amministrazioni“, tenutosi a Palermo ed organizzato da DigitPA, Programma operativo nazionale ‘Governance e assistenza tecnica‘, in collaborazione con l’assessorato per l’Economia della Regione Sicilia, ha salutato l’avvio del processo di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione dell’isola.

L’assessore ha altresì comunicato che a tal fine, proprio oggi, ha istituito il gruppo di supporto che coadiuverà la struttura dell’assessorato nella redazione del piano che dovrà essere definito entro i prossimi due mesi. Del gruppo di lavoro fanno parte esperti e docenti universitari di informatica che presteranno gratuitamente la propria attività.

Sappiamo tutti – ha detto Armao – quanto inefficienza si nasconda tra alcune pieghe dell’amministrazione e come proprio questa inefficienza talvolta sia la causa prima di processi corruttivi. La digitalizzazione dei processi decisionali della P. A. è certamente un antidoto efficace perchè consente al cittadino di risparmiare tempo e di non dover seguire l’iter di una pratica cercando estenuanti rapporti con dirigenti e funzionari

Attraverso la digitalizzazione – ha aggiunto l’assessore – contiamo di porre un argine contro l’inefficienza, la corruzione e la pressione mafiosa, consentendo a tutti di verificare lo stato di attuazione delle procedure, la cronologia dei movimenti, la veridicità dei documenti. Riteniamo tutto ciò condizione essenziale per l’attuazione del federalismo, insieme a quegli strumenti perequativi indispensabili perchè il federalismo che stiamo costruendo sia corretto, rispettoso delle realtà locali e in grado di unificare su basi nuove il Paese“.