AgCom: asta frequenze, al via la consultazione pubblica sulle procedure e sulle regole di gara

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Prende avvio oggi la consultazione pubblica tra tutti i soggetti interessati sulla delibera dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che definisce le procedure per l’assegnazione delle frequenze del digital dividend televisivo e delle altre frequenze disponibili per sistemi mobili a larga banda, nonché le regole per assicurare efficienza e condizioni di concorrenza nell’uso dello spettro radiomobile.

Il testo, approvato ieri dal Consiglio dell’Autorità e disponibile sul sito web www.agcom.it, propone norme di sistema a beneficio di tutto il settore delle comunicazioni elettroniche mobili. Oltre a mettere a gara oltre 300 MHz di banda, la maggiore assegnazione singola mai avvenuta in Italia, fra 800, 1800, 2000 e 2600 MHz, il provvedimento detta le linee guida per procedere al refarming della banda a 1800 MHz, oggi usata per il GSM, verso le moderne tecnologie a larga banda quali LTE e Wimax, e per prorogare le licenze esistenti a 900 e 2100 MHz ai fini di un generale riassetto del comparto mobile. Tale ampia dotazione spettrale dovrebbe rispondere alle esigenze già emerse in relazione al deficit di capacità sulle attuali reti mobili dovuto all’enorme successo dei nuovi servizi derivanti dalla diffusione di palmari e tablet.

L’asta multifrequenza pone inoltre le condizioni per l’ingresso di eventuali nuovi competitori nel mercato mobile, i quali sono posti nelle migliori condizioni per selezionare la quantità e le tipologie di frequenze necessarie per le più ampie necessità di business, beneficiando delle sinergie fra le varie bande in gara. A favore del nuovo entrante anche le misure del roaming e della condivisione dei siti.

Il testo in consultazione, che avrà durata di 30 giorni, propone di introdurre a carico degli aggiudicatari un insieme di obblighi di copertura, differenziati per le bande. Obblighi in direzione della copertura del divario digitale verrebbero imposti agli aggiudicatari delle bande più pregiate a 800 MHz, invece obblighi più orientati alle coperture cittadine agli aggiudicatari delle altre bande, in tal modo bilanciando gli oneri previsti con le caratteristiche delle bande, e realizzando così obiettivi in sintonia con l’Agenda Digitale.

Il provvedimento introduce anche numerose disposizioni che vanno nella direzione dell’uso efficiente e flessibile dello spettro, con la possibilità di leasing dello spettro, offerte wholesale, condivisione delle frequenze, offerte agli aggiudicatari. Sono previsti anche sconti sulle offerte aggiudicatarie per chi realizza reti “verdi” di nuova generazione a basso impatto ambientale. Per gli aggiudicatari è anche previsto l’obbligo di avvio del servizio commerciale entro tempi prefissati ed il mantenimento di una offerta commerciale che segua i principi di “net neutrality“, con benefici per l’utenza.