Aemcom porta l’innovazione a scuola: a Crema il netbook sostitusce i libri

di |

Italia


Insegnare a scuola in modo innovativo e favorendo un risparmio per gli studenti e famiglie, è questa la sfida lanciata dall’Istituto Tecnico Pacioli di Crema (CR) che sviluppa un’iniziativa di avanguardia nazionale: a partire dall’anno scolastico al via e da domani oltre 400 studenti di prima superiore dovranno essere dotati di un computer che sostituirà molti libri ed aiuterà le lezioni. Nel corso dei prossimi 5 anni l’iniziativa sarà allargata a tutte le classi successive sino a coinvolgere 1500 ragazzi.

La sfida non ha risvolti solo pratici, legati al risparmio di 150-200 euro nell’arco di tre anni ed alla riduzione di peso ed ingombro dei contenuti didattici ma è anche metodologica: permettere ai ragazzi l’acquisizione più intuitiva e diretta dei concetti fondamentali. La finalità principale del progetto è quella di dimostrare che è possibile individuare strategie innovative per fare lezione in modo più coinvolgente, attivo e produttivo per lo studente, attraverso una metodologia che può essere definita di “didattica laboratoriale“. Il tutto mettendo insieme innovazione e risparmio sulla base dei migliori esempi statunitensi.

Ogni famiglia è libera di acquistare il prodotto che preferisce (fatte salve le caratteristiche tecniche minime) oppure può aderire al gruppo di acquisto organizzato dalla scuola. L’Istituto Pacioli ha messo a disposizione un gruppo di acquisto per il Toshiba NB250-108 al prezzo di 327,00 euro iva inclusa (2GB di RAM e Hard Disk da 250 GB). Il prezzo include: 3 anni di assistenza, 1 anno di assicurazione sul monitor ai danni accidentali, i contenuti didattici “Master Istituto Pacioli” precaricati. Gli studenti non devono preoccuparsi del software e dei relativi costi per il sistema operativo ed i comuni applicativi perché la scuola li rende disponibili in modalità “open source” insieme ai contenuti didattici. Questa scelta è allineata ai più avanzati centri di formazione internazionale, consente notevoli risparmi e lo sviluppo di contenuti condivisi con altre comunità nazionali ed internazionali.

Come nasce l’idea?

Il Preside ING. Giuseppe Strada racconta: “Ci si è guardati intorno, cogliendo gli stimoli più convincenti tra le esperienze più innovative sviluppate da autorevoli istituzioni nazionali ed estere come il MIT Massachussetts Institute of Tecnology di Boston, la Stanford University di Palo Alto in California, la NCNAAPT Northern California and Nevada American Association of Physics Teachers, l’Università di Udine. Ma sono state utilizzate anche molte risorse disponibili all’interno della scuola: nei docenti, prima di tutto, e in alcuni progetti già avviati con successo. Il risultato è un modello di lezione dinamica, nella quale lo studente viene coinvolto costantemente in attività di tipo esperienziale-laboratoriale o stimolato all’apprendimento attivo attraverso l’utilizzo di risorse multimediali disponibili nel web“.

La didattica – Attraverso un modello di didattica centrato sulla sperimentazione, sulla partecipazione attiva dello studente all’esperienza formativa (“active partecipation“), sul metodo “hands on” (cioè attraverso un approccio pratico ed esperienziale) si persegue l’obiettivo di migliorare la qualità dell’apprendimento concettuale scientifico.

Le “lezioni digitali” – Durante la realizzazione di tutte le fasi del progetto i docenti coinvolti sono stati costantemente impegnati in attività di rielaborazione delle informazioni e degli stimoli ricevuti allo scopo di individuare gli elementi peculiari di una metodologia didattica di tipo esperienziale-laboratoriale nuova, con la quale sono andati a costruire degli esempi di lezione.

Esempi di lezioni predisposte sono presenti sul sito: www.pacioli.net

Le scuole del Gruppo di Lavoro – Nelle scuole coinvolte – L’ITCGPACLE “Luca Pacioli” di Crema, il Collegio S.Carlo Borromeo di Milano, l’ITC “Tosi” di Busto Arsizio, il Liceo Scientifico “L.Da Vinci” a Gallarate (VA) – si sono costituiti dei gruppi di lavoro disciplinari (scienze, fisica, matematica) coordinati dall’Istituto Pacioli, costituiti da 20 docenti che, opportunamente formati, sono stati seguiti in un percorso finalizzato a definire una modalità didattica originale e innovativa per la trasmissione del sapere scientifico.

Gli aspetti tecnologici – Un’altra parte del progetto si è concentrata sulla messa a punto di uno specifico ambito di accesso per l’implementazione delle nuove metodologie didattiche. Il ruolo di Aemcom – partner tecnologico e provider di connettività per il territorio – è stato fondamentale.

Gerardo Paloschi, Direttore Generale Aemcom commenta: “Il problema della produzione di unità didattiche da realizzarsi con l’uso delle risorse della rete all’interno di un’aula/laboratorio wireless andava affrontato e risolto anche dal punto di vista tecnico: gli standard per la produzione delle lezioni, i protocolli di autenticazione e riconoscimenti dell’utente con gli importanti filtri di accesso realizzati in funzione del target di utenti prevalentemente minorenni, sono questi alcuni degli elementi del lavoro di Aemcom. Inoltre sono stati sviluppati protocolli per consentire l’accesso alla rete ed il riconoscimento dell’utente attraverso l’utilizzo della Carta Regionale dei Servizi: un ulteriore servizio innovativo e che apre ad altri successivi interventi ed opportunità. L’Istituto Pacioli è solo in attesa di ricevere dalla Regione i necessari lettori di smart card“.

Dagli USA all’Italia – La prima esperienza formativa nella a quale sono stati coinvolti i docenti delle varie scuole è consistita in un viaggio studio a Boston (USA) finanziato interamente dalle scuole e organizzato in collaborazione con l’Ufficio Scolastico del Consolato italiano. La formazione è stata strutturata in modo da poter perseguire finalità di apprendimento attraverso la ricercazione. Alla conclusione del progetto è previsto un momento di restituzione attraverso la partecipazione al nuovo convegno sulla didattica laboratoriale che il Ministero ha intenzione di organizzare e nel quale il gruppo di lavoro illustrerà il percorso effettuato e i prodotti realizzati.