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L’RNA risponde a Fimi e Pmi: ‘Non esiste alcun blocco delle novità discografiche’

Italia


RNA: “Non esiste alcun blocco delle novità discografiche. La scelta dei palinsesti musicali appartiene alla libertà editoriale e non alle direttive delle case discografiche. La RNA – Radio Nazionali Associate precisa che non esiste alcun “blocco radio su diffusione musica per i passaggi radiofonici delle novità italiane e non più per quelle straniere” come dichiarato da FIMI ( Federazione Industria Musicale Italiana ) e da PMI ( Produttori Musicali Indipendenti) in un comunicato stampa diramato nel tardo pomeriggio di ieri.

Le affermazioni del Presidente FIMI, Enzo Mazza, e del suo collega della PMI, Mario Limongelli, sono frutto di loro interpretazioni e non corrispondono ai fatti. Le emittenti radiofoniche nazionali programmano con piena libertà ed autonomia editoriale il repertorio musicale italiano ed internazionale che ritengono più opportuno, sia esso di archivio sia costituito da novità. Ciò nel pieno rispetto delle prerogative loro attribuite dalle leggi che disciplinano l’attività di radiodiffusione sonora. Appare, pertanto, improprio, inopportuno e scorretto che talune imprese discografiche possano interferire nella programmazione radiofonica.

E’, invece, opportuno ricordare lo spazio ed il valore che le emittenti radiofoniche nazionali dedicano e riconoscono alla musica italiana, tanto che talune emittenti propongono solo questo repertorio. Un dato di fatto incontrovertibile e che non deve essere assoggettabile ai progetti di marketing di alcune case discografiche.
Diversamente, si può affermare per le campagne pubblicitarie che rispondono, invece, alla sola volontà, salvo le regole etiche, dell’acquirente degli spazi di comunicazione. Le imprese radiofoniche hanno pieno rispetto per gli autori e gli artisti come dimostrano i contratti in essere con SIAE e AFI.

Le emittenti radiofoniche nazionali programmano ogni giorno il repertorio e le novità degli artisti italiani, che riconoscono il valore della radio e con i quali, nonostante le affermazioni di FIMI e PMI, è in atto un ottimo e proficuo rapporto, così come con le imprese discografiche italiane ed estere rappresentate da AFI, con cui è vigente un accordo per i diritti fonografici pienamente condiviso ed onorato.

In relazione ai citati “eventuali contrasti sui diritti connessi“, la RNA ritiene opportuno ricordare ai Presidenti di FIMI e PMI che la SCF (società di collecting che raccoglie per gran parte della discografia, tra molti dei loro associati, i diritti connessi per la radiodiffusione) pretende triplicare il compenso per i diritti fonografici ignorando persino la normativa vigente in materia. La SCF ha rotto unilateralmente più volte le trattative e sta sostenendo una causa civile contro le emittenti radiofoniche italiane. Questo è certamente un dato oggettivo.

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