Quinta edizione di Fotografia Europea, a Reggio Emilia fino al 13 giugno

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L’Incanto come possibilità di scoprire e svelare i segni della trasformazione e del cambiamento della realtà. Il filtro e la forza propositiva della sensibilità, attraverso cui la fotografia ci mostra le cose diversamente da come siamo convinti di vederle, mantenendo e interpretando la presenza dello sguardo e della mente sottesi agli occhi e all’obiettivo fotografico. È questo il tema chiave scelto per la quinta edizione di Fotografia Europea, la rassegna internazionale il cui nucleo centrale è curato da Elio Grazioli, promossa dal Comune di Reggio Emilia e affermatasi in pochi anni come uno degli eventi culturali più attesi in Italia sia per la capacità di coinvolgere artisti di rilievo internazionale che di attrarre un pubblico sempre più vasto ed eterogeneo (oltre 100 mila visite nel 2009). Secondo la formula ormai collaudata, l’apertura delle mostre istituzionali, che proseguono fino a domenica 13 giugno, è accompagnata da tre giornate inaugurali, da venerdì 7 a domenica 9 maggio 2010, in cui autorevoli esponenti del panorama intellettuale e artistico, nazionale e internazionale, si confrontano sul tema della nuova edizione in un articolato programma di eventi tra conferenze, workshop, letture, proiezioni, installazioni video, incontri, spettacoli e concerti.

LE GIORNATE INAUGURALI

Da venerdì 7 a domenica 9 maggio, le giornate inaugurali di Fotografia Europea 2010 trasformano Reggio Emilia in un vero e proprio porto culturale, crocevia di artisti, musicisti, autori e scrittori protagonisti di un ricco programma di conferenze, incontri, presentazioni di libri, spettacoli, proiezioni e workshop. Tra questi, il sociologo e scrittore Francesco Morace, l’alpinista, scultore ligneo e scrittore Mauro Corona, l’esperto di percezione acustica e visiva Ruggero Pierantoni, e l’ironica quanto acuta scrittrice Michela Murgia. Particolarmente attesa la presenza di Carlo Massarini, autore, giornalista e fotografo ma soprattutto grande sperimentatore del linguaggio visivo, che negli anni Ottanta ha portato la videoarte in televisione, e che a Reggio Emilia ripercorrerà quel periodo alla luce dell’indissolubile legame che unisce musica e immagine, chiave di lettura privilegiata del suo libro Dear Mister Fantasy. Foto-racconto di un’epoca musicale in cui tutto era possibile 1969-1982.

Dall’Italia alla scena internazionale, l’immagine fotografica è lo strumento attraverso cui rivivere l’incanto di alcuni momenti magici della storia musicale. Una formula che si ripresenta con lo spettacolo Manchester Tribute – Dedicato ai Joy Division: Unknown Pleasure, una produzione originale di Fotografia Europea, esclusiva performance che vede le note del bassista Peter Hook fondersi con gli scatti del fotografo inglese Kevin Cummins.

Fotografia Europea 2010 amplia inoltre i suoi orizzonti grazie alla collaborazione con Rencontres de Bamako – Biennale africana della fotografia, nell’ambito della quale sotto la curatela di Laura Serani vengono proiettate al Teatro Valli le suggestive immagini provenienti dalla Biennale di Bamako, e un’intera serata viene dedicata a creare un ponte tra Europa e Africa attraverso proiezioni, danze e la performance del musicista anglo-pachistano Nitin Sawhney.

Protagonista della quinta edizione di fotografia europea è il progetto SETSE – Seeing European Culture Through a Stranger’s Eyes (finanziato dalla Comunità europea nell’ambito del Programma Cultura 2007-2013) che vede Reggio Emilia capofila di un gruppo di otto nazioni europee – Italia, Francia, Finlandia, Ungheria, Polonia, Grecia, Spagna e Slovacchia – impegnate nell’affidamento di otto committenze fotografiche tese a indagare il tema del cibo nel rapporto con la famiglia e con le diverse tradizioni alimentari nell’Europa contemporanea. Le immagini delle otto committenze pubbliche, frutto delle residenze nei paesi europei coinvolti nel progetto, saranno esposte a Reggio Emilia e accompagnate da incontri e dibattiti trasversali al mondo della fotografia e alle problematiche della famiglia e dell’intercultura.

Un focus particolare è quello riservato dalla rassegna al libro fotografico: a un ciclo di conferenze e workshop a cura di Silvana Turzio si affianca l’importante collaborazione con PhotoEspaña, uno dei maggiori festival internazionali di arti visive, il cui direttore Claude Bussac sarà protagonista di un incontro dedicato ai libri fotografici, mentre sabato 8 maggio presso il Portico dell’Isolato San Rocco è in programma la mostra mercato del libro fotografico.

Completano l’offerta delle giornate inaugurali presentazioni di numerose novità editoriali come Le lezioni di fotografia di Luigi Ghirri (Quodlibet) al quale è dedicato un evento nell’ambito della Biennale del Paesaggio della Provincia di Reggio Emilia con interventi di Gianni Celati, Ermanno Cavazzoni, Paola Borgonzoni Ghirri e Giulio Bizzarri, e Future Images: l’incanto del fotografico nell’arte contemporanea (24 Ore Motta Cultura), presentato da Mario Cresci, Anna Detheridge, Armando Massarenti e Davide Tranchina.

LE ESPOSIZIONI

Omaggi, mostre personali, produzioni e progetti sono i quattro filoni in cui si articolano anche le esposizioni del 2010, visitabili fino a domenica 13 giugno nei luoghi d’arte e cultura più suggestivi della città (Musei Civici, Chiostri di San Domenico, Galleria Parmeggiani, Palazzo Casotti, Spazio Gerra, Sinagoga, Museo dei Cappuccini). Alle mostre istituzionali si affianca anche quest’anno il Circuito Off, la sezione libera, indipendente e autonoma di Fotografia Europea che registra una significativa crescita toccando la cifra record di più di 200 mostre (rispetto alle 150 del 2009), con numerosi interventi collaterali: l’immagine fotografica, di autori affermati e non, si integra con gli spazi cittadini grazie ad allestimenti realizzati nelle gallerie d’arte, nei bar, nei ristoranti, nelle librerie, in appartamenti e negli spazi commerciali della città.

Omaggio a Man Ray

Evento di spicco della quinta edizione di Fotografia Europea è l’omaggio al grande fotografo dada e surrealista Man Ray (Filadelfia 1890 – Parigi 1976), realizzato in collaborazione con la Fondazione Marconi di Milano. La retrospettiva copre l’intero arco del percorso creativo dell’artista, dagli anni Venti agli anni Cinquanta, celebrando il suo sguardo visionario e ipnotico, in grado di trasfigurare tutto ciò su cui si posava, spaziando da una forma d’espressione all’altra, dalla pittura, alla creazione di oggetti alla regia d’avanguardia.

Le mostre personali

Per la sezione relativa alle mostre personali, sono quattro gli autori selezionati per l’edizione 2010 di Fotografia Europea: l’eclettico Mark Borthwick, film-maker, musicista e fotografo inglese noto soprattutto nel settore della fotografia di moda ma artista a tutto campo, che ha lanciato un nuovo approccio alla fotografia fashion, grazie a una sua poetica fatta di scatti intimi e analogici, spesso sovraesposti, e di continui rimandi tra natura, capo di vestiario, persona, luce; Ange Leccia, artista francese attivo fin dagli anni Ottanta negli ambiti della fotografia e del video, forme d’espressione attraverso cui esplora e sfida il sottile discrimine tra video documentario e amatoriale e prodotto estetico dagli effetti delicati e nuovi; Alessandra Spranzi, tra le più brillanti autrici italiane che utilizza il mezzo fotografico per una ricerca incentrata sulle situazioni più quotidiane e comuni ma dai risvolti surreali e perturbanti, raccontando una visione altra o alterata della realtà e il nostro stupore di fronte ad essa; e Richard Wentworth, tra i più significativi scultori del panorama inglese, impegnato dagli anni Settanta nella realizzazione di un work in progress fotografico sulle “sculture di ogni giorno”.

Le produzioni

Secondo una formula ormai consolidata della rassegna, anche Fotografia Europea 2010 propone alcune produzioni originali di artisti europei, chiamati a offrire la loro personale interpretazione iconografica del tema chiave dell’edizione.

Francesco Jodice, fotografo di fama internazionale particolarmente sensibile al tema della natura mutevole della città contemporanea nelle sue relazioni tra le persone e le “pietre” – termine a cui l’artista ricorre per indicare le realtà “solide” urbane come architetture, infrastrutture, tecnologie – è autore di un progetto voluto da Car Server insieme al Comune di Reggio Emilia, a cura di Marinella Paderni, dedicato al tema della mobilità e all’evoluzione dell’automobile da bene a servizio: una serie di grandi fotografie in cui l’automobile, ritratta in scala 1:1, incarna la sua realtà di “luogo” dove trascorriamo parte della nostra vita e dove impariamo a percepire il paesaggio, cogliendo i cambiamenti veloci dell’ambiente e dei contesti attraversati.

Nell’ambito del progetto europeo SETSE (Seeing European Culture Through a Stranger’s Eyes) viene presentata la ricerca svolta dal fotografo francese Alain Willaume a Reggio Emilia: La parte in comune + Rumori di un banchetto gioioso. Alain Willaume coinvolge numerose famiglie che hanno aderito al progetto e le ritrae durante e subito dopo il momento del pasto, concentrandosi sui rituali domestici quotidiani e chiedendo poi ad ogni membro della famiglia di prendere distacco dalla realtà e di ricercare una concentrazione interiore. In mostra anche una selezione di fotografie estratte dagli album delle famiglie che hanno preso parte al progetto e da una selezione di immagini dagli archivi storici del Comune, in collaborazione con la Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia e Anne Testut.

Progetti

L’offerta espositiva della quinta edizione di Fotografia Europea è arricchita da una selezione di progetti speciali a cui partecipano numerosi fotografi reggiani come Alessandro Rizzi, Sonia Panciroli, Elisa Pellacani, e giovani talenti italiani e stranieri come Maurizio Agostinetto, Alessia Bernardini e l’olandese Machiel Botman. Di grande impatto sono gli scatti del fotografo inglese Kevin Cummins, che dagli anni Settanta ad oggi ha realizzato ritratti di alcuni dei più acclamati musicisti della scena indipendente britannica, come Joy Division, The Clash, Sex Pistols, R.E.M., U2, Patti Smith, Marc Bolan, David Bowie, Mick Jagger, Oasis.

All’insegna dell’obbiettivo primario della rassegna, da sempre sensibile alle nuove tendenze della scena fotografica internazionale, l’offerta espositiva di Fotografia Europea 2010 comprende diversi progetti collettivi, che riuniscono i prodotti della ricerca fotografica di più autori delineando percorsi articolati e originali di interpretazione dei più svariati ambiti della realtà: Al di là delle apparenze opache, selezione di immagini di giovani ma già affermati autori – Nunzio Battaglia, Maggie Cardelús (Spagna-Stati Uniti), Martina Della Valle, Martina Dinato, Thomas Flechtner (Svizzera), Pierluigi Fresia, Francesca Grilli, Daniele Lira, Claudia Losi, Esko Männikkö (Finlandia), Lala Meredith-Vula (Bosnia Erzegovina), Jari Silomäki (Finlandia), Pio Tarantini, Davide Tranchina, Devis Venturelli, Dubravka Vidovic (Croazia), Thomas Wrede (Germania) – a cura di Gigliola Foschi; la collettiva degli otto fotografi – György Gáti (Ungheria), Simona Ghizzoni (Italia), Alain Willaume (Francia), Vanessa Pastor (Spagna), Martti Kapanen (Finlandia), Tomasz Galecki (Polonia), Georgios Makkas (Grecia), Petra Cepková (Slovacchia). – che hanno preso parte al progetto europeo SETSE (Seeing European Culture Through a Stranger’s Eyes); una selezione di scatti di Dita Pepe, Léa Crespi e Rob Hornstra, i tre vincitori della prima edizione del concorso internazionale di fotografia industriale promosso da GD4PhotoArt, affiancati dai quattro vincitori della seconda edizione del concorso.

A uno dei maggiori protagonisti dell’astrattismo italiano, Luigi Veronesi, appartiene invece la collezione di fotografie, grafica e libri d’artista nata dall’attività di ricerca e promozione della direttrice della Galleria Martano di Torino, Liliana Dematteis, oggetto dell’esposizione e della donazione alla Fototeca della Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia.

Completa il programma della rassegna il progetto sul quartiere Santa Croce di Reggio Emilia, artisticamente vivisezionato da un gruppo di autori composto da Fabrizio Cicconi, Lorenza Franzoni, Mirella Gazzotti, Pietro Iori, Manuela Pecorari e Alessandro Scillitani.

Tutte le foto delle opere in mostra sono presenti – insieme ai vari contributi critici dei curatori e ai testi dei reading degli autori invitati – nel catalogo pubblicato da Electa e disponibile per l’inaugurazione della rassegna.