Telefono Arcobaleno: maxi operazione in tutta Italia contro il terribile business della pedofilia

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La maxi operazione antipedofilia di oggi sembra raccogliere integralmente l’auspicio espresso, pochi giorni fa, dal Presidente Napolitano, fiducioso che l’azione coordinata delle forze dell’ordine e del privato sociale potessero portare ad una più efficace tutela dei minori.

Da 13 anni, ogni giorno, l’attività di Telefono Arcobaleno è quella di aggiornare la mappatura della pedofilia sul web a beneficio delle forze di polizia dei cinque continenti“, ricorda il presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, “da 13 anni segnaliamo situazioni drammatiche che coinvolgono bambini e che, sul web, viviamo spesso per primi“.
Il successo dell’operazione di oggi è un chiaro esempio di ciò che auspica il Capo dello Stato e di come si possa arrivare a perfezionare quegli strumenti di contrasto al traffico di bambini contemplando le energie e gli strumenti di un’Organizzazione che, come Telefono Arcobaleno, è riconosciuta come buona pratica italiana all’estero per la grande esperienza maturata e la tenacia“, dichiara Giovanni Arena.

L’indagine che ha portato alla maxi operazione di oggi e che prevede diverse perquisizioni e arresti in 16 regioni d’Italia, è partita proprio da una delle ormai 233.138 segnalazioni fatte da Telefono Arcobaleno. La segnalazione riguardava materiali pedopornografici esposti in rete e classificati di livello 5 dall’equipe informatica dell’Organizzazione.

Il team di Telefono Arcobaleno si avvale di un sistema standard di analisi e classificazione dei materiali pedofili, ormai condiviso con gli interlocutori di tutto il mondo, in questa occasione la segnalazione riportava la presenza in rete di immagini che registravano la tortura di bambini anche molto piccoli ed è stata classificata come di genere Sadism, un genere terribile, ancora poco diffuso ma in costante e preoccupante crescita“, Sottolinea Arena.

Cresce la domanda e cresce l’offerta, i bambini sono sempre più piccoli, i materiali sequestrati oggi coinvolgevano vittime di 4/5 anni in media. Da questo l’ennesimo allarme di Telefono Arcobaleno, in occasione dell’operazione portata a termine, stamattina, dal N.I.T.- Nucleo Investigativo Telematico .

Il mercato è in crescita ma il fenomeno non è inarrestabile“, dichiara il presidente Giovanni Arena, “Telefono Arcobaleno chiede che, alle enunciazioni dei diritti che vengono da ogni parte politica si accompagnino azioni concrete. Non si può parlare di speranza in un Mondo che non si accorge che i suoi bambini sono usati come merce di scambio, è necessario approfondire la conoscenza di questo triste mercato di bambini, è necessario accorgersi che quel mercato dove è esposta l’infanzia come una merce non ha niente di virtuale ma che, al contrario, ha le proporzioni di un vero e proprio dramma dell’umanità“.