Repubblica Ceca
Si è tenuta ieri, 7 gennaio 2008, a Praga, alla presenza del primo ministro ceco Mirek Topolánek e del presidente della Commissione Europea José Manuel Barroso, l’inaugurazione ufficiale dell’Anno europeo della creatività e dell’innovazione 2009 il cui slogan è “Immaginare. Creare. Innovare“.
 L’European Year of Innovation and Creativity (EYCI) mira ad accrescere la  consapevolezza dell’importanza della creatività e dell’innovazione nello  sviluppo personale, sociale ed economico, in particolare in un contesto di  concorrenza globale e di sfide per la crescita, e quindi di stimolare il  dibattito e favorire l’istruzione e la ricerca. 
 Creativitaly, collettore di realtà istituzionali e private che ha trattative in  corso riguardo a alcune iniziative da sviluppare sul connubio  creatività-innovazione in Italia, era presente alla cerimonia d’apertura con  Daniela Montagner e Massimo Soriani Bellavista, che ha  dichiarato: ‘Durante la tavola rotonda della mattinata con gli Ambasciatori  dell’EYCI è emerso un approccio multifattoriale e variegato sul concetto di  creatività, mentre nel proseguo della giornata, un grande sforzo da parte delle  Istituzioni europee per dar slancio a questa iniziativa, che non prevede un  budget dedicato‘.
 Nella tavola rotonda, moderata da Esko Aho, Vice Presidente Nokia già  primo ministro finlandese, hanno partecipato nove Ambasciatori dell’EYCI tra cui  l’inventore Karlheinz Brandenburg, il ricercatore Dominique Langevin,  lo scultore-architetto e designer Ernő Rubik, il regista e sceneggiatore Radu Mihăileanu e Edward de Bono, considerato uno dei massimi  studiosi del pensiero creativo mondiale, che ha affermato: ‘Sento molto  spesso parlare di complessità legata ai processi di creatività e innovazione,  penso sia un errore, in quanto la creatività e l’innovazione hanno bisogno di un  approccio semplificatore’ e aggiunge: ‘quello che è importante per le aziende in  questo momento è la ‘creatività delle idee‘.
 Ernő Rubik ha dichiarato: ‘Tutti parlano, anche troppo, di creatività ed  innovazione, ma la domanda che dovrebbe essere antistante è questa: per farci  cosa?‘.