Telefono Arcobaleno: operazione antipedofilia, ‘I diritti dei bambini tornino al centro del web’

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All’indomani del sessantesimo anniversario della Dichiarazione dei Diritti Umani, ancora una maxi operazione condotta dal Nucleo Investigativo Telematico realizzata sulla base di una serie di dettagliate segnalazioni di Telefono Arcobaleno, l’organizzazione da 12 anni in prima linea contro la pedofilia on line nel mondo.

Il Presidente Arena dichiara “Telefono Arcobaleno chiede che, alle enunciazioni dei Diritti che seguiranno nei prossimi giorni in occasione dei sessanta anni della Dichiarazione, si accompagnino azioni concrete contro la pedopornografia, perché è necessario approfondire la conoscenza di questo triste mercato di bambini che non ha nulla di virtuale e che ha le proporzioni di un vero e proprio dramma dell’umanità, che nasce e si sviluppa in Europa e in Italia, e, segue le logiche del mercato, come se l’infanzia fosse una merce da esporre o da scambiare“.

Telefono Arcobaleno” continua il presidente Arena, “ad oggi ha scoperto e segnalato alle polizie dei cinque continenti ben 200.000 siti internet a contenuto pedofilo, all’interno dei quali bambini di ogni età, senza nome e senza identità, sono privati di ogni diritto umano e della dignità“. Solo oggi con l’operazione “Anime Bianche“, sono 41 gli italiani trovati dal NIT mentre diffondevano in rete i materiali a carattere pedopornografico la maggior parte di loro risiede in Emilia Romagna, Lazio, Veneto e Lombardia, 4 in Sicilia, 3 in Piemonte, 3 in Puglia, 2 in Campania, 2 in Calabria, 1 in Toscana, 1 in Umbria, 1 nelle Marche, 1 in Liguria, 1 in Abruzzo.

Hanno un’età media di 45 anni e appartengono a tutte le categorie sociali: operai, professionisti, militari, fotografi, impiegati statali, imprenditori e commercianti.