Regione Abruzzo: più formazione per l’innovazione e la competitività nelle imprese

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Occorrono 2.090 addetti nelle professioni tecniche, ma il 28,3% delle nuove assunzioni risulta di difficile reperimento, la quota di abruzzesi laureati in discipline tecnico-scientifiche è infatti di circa un punto inferiore alla media nazionale (8,6% contro 9,5%): sono le previsioni 2008 di un’indagine Unioncamere, citata dal direttore di Abruzzo Lavoro, Rita Del Campo, nel corso del workshop “Nuove frontiere della formazione. Il triangolo della conoscenza: università-centri di ricerca-impresa“, svoltosi presso i Laboratori del Gran Sasso (LNGS) dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) a L’Aquila a conclusione del progetto avviato nell’ambito del POR 2000-2006 (finanziato dal Fondo Sociale Europeo). E’ opportuno dunque integrare le “eccellenze”, mettendo in rete i portatori di conoscenza presenti sul territorio abruzzese nelle università, nei centri di ricerca e nelle imprese, che finora solo occasionalmente hanno interagito.

L’assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Abruzzo, Fernando Fabbiani, ha definito il Progetto “un momento di eccellenza e sfida per rafforzare la competitività e la diffusione della ricerca scientifica“. “La nostra intenzione – ha spiegato il direttore dei Laboratori del Gran Sasso, Eugenio Cocciaera inserire meglio i Laboratori nel territorio, sfruttando la capacità di fare formazione sulle tematiche delle nuove tecnologie, la micro-meccanica, l’elettronica veloce, le infrastrutture di sicurezza, le misure ambientali. E’ un’iniziativa che va continuata, per renderla stabile nel tempo

Per Antonio Di Paolo, autorità di gestione del POR Abruzzo, un esempio di “buona pratica” è proprio la collaborazione tra INFN e Regione Abruzzo nell’ambito del “Progetto Alta Formazione“: i risultati di un anno sono: 20 borse di studio per laureati e diplomati, 33 imprese destinatarie di attività di analisi dei fabbisogni formativi, 60 fra imprenditori e tecnici che hanno fruito dell’intervento in modalità eLearning, 7 ex lavoratori del Polo elettronico aquilano destinatari di formazione per e-tutor.
Lo sviluppo del sistema Abruzzo – ha detto Di Paolo – passa attraverso le reti, sia tra Pubbliche amministrazioni sia tra P.A. e sistemi come quello della ricerca. Questa collaborazione ha portato a operare nella ricerca decine di giovani abruzzesi, in alcuni casi, poi inseriti nel mondo della produzione. Questo dei LNGS è un esempio proponibile per la nuova programmazione 2007-2013, che pone al centro delle strategie di Fondo Sociale la creazione di reti finalizzate alla competitività dei territori, basata sulla valorizzazione del fattore umano“.

A supportare la crescita del sistema Abruzzo può intervenire un ente come il Consortium GARR (di cui INFN è uno degli Enti fondatori). Il direttore, Enzo Valente, ha ricordato che “La rete GARR va avanti per progetti dal 1989. Ci stiamo avvicinando al GARR X (circa 100 volte la rete attuale GARR G), la prima next generation network. Uno dei prossimi passi è la collaborazione con la Regione Abruzzo, anche dal punto di vista delle infrastrutture fisiche di network. Quanto è stato possibile ora per l’Alta Formazione con i LNGS, può crescere con l’interconnessione con la rete in fibra ottica della Regione Abruzzo, di cui potranno usufruire tutte le università, gli enti ricerca, il CNR, l’Istituto nazionale di Astrofisica“.

Secondo Graziano Fortuna, membro della Giunta esecutiva dell’INFN, il Progetto Alta Formazione che ha visto insieme LNGS e Regione Abruzzo “è un esempio di territorialità sana che apre prospettive inimmaginabili. Un’esperienza come questa, la collaborazione con un ente locale, non era mai stata fatta dall’INFN, che investe ogni anno 2 milioni di euro in formazione, e va assolutamente ripetuta sul territorio“.