Yarix e Osservatorio Nazionale per la Sicurezza Informatica: su internet con pochi soldi si può cambiare identità troppo facilmente

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Sono finiti ormai i bei tempi dove l’hacker era visto quasi come una figura romantica della rete al lavoro per scoprire i bug della rete e di conseguenza migliorare la sicurezza. Ormai non passa giorno senza notizie di vere e proprie bande malavitose organizzate che usano internet per effettuare truffe a discapito di ignari utenti.

Il Security Operation Center di Yarix sicurezza informatica in collaborazione con l’Osservatorio per la Sicurezza Informatica ha scoperto numerosi siti, (di cui manterremo ovviamente l’anonimato per ovvie questioni di sicurezza) che permettono: con 10 euro farsi recapitare una patente europea valida e ovviamente falsa; con 1500 euro crearsi un passaporto di qualche paese esotico, ovviamente falso, ma che da quanto scritto promettono sia assolutamente fedele ad uno originale; con 250 euro, tramite chat russe, acquistarsi 50 numeri di carte di credito assolutamente validi, rubati ad utenti in rete; con 600 euro al giorno organizzarsi un attacco DOS di vaste proporzioni, tramite BOTNET create da hacker senza scrupoli, per mettere KO qualunque azienda, Pubblica Amministrazione o ente militare con programmi ad hoc avere comunicazioni via internet assolutamente non intercettabili, sicure e affidabili. Il problema è che purtroppo queste tecnologie sono usate e conosciute per lo più da criminali, pedofili etc, piuttosto che dalle aziende per proteggere il proprio business.

Abbiamo fatto una prova ed abbiamo verificato– ha dichiarato Mirko Gatto della Yarix- che davvero con poche mosse e poco denaro e’ possibile cambiare identità e magari mettere fuori uso le reti informatiche di aziende ed istituzioni. Abbiamo speso in tutto circa 2000 euro e ci abbiamo impiegato 1 giorno. Si tratta di un fatto grave su cui occorre intervenire. Noi come Osservatorio– conclude Gatto- abbiamo ovviamente distrutto tutti i documenti e segnaleremo gli indirizzi in questione alla Polizia Postale per prendere le dovute misure. Ma ogni giorno nascono siti simili e la sorveglianza deve essere continua“.