Telefono Arcobaleno: offensiva antipedofilia in tutta Italia coordinata dal N.I.T.

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La scorsa settimana il N.I.T ha portato a termine la sua ennesima indagine telematica contro il mercato di bambini sul web. L’ormai noto Nucleo Interforze contro la pedofilia on line, ha risposto ancora una volta in modo deciso alle dettagliate denunce di Telefono Arcobaleno, coordinando l’attività di ben 400 uomini tra Carabinieri, Polizia e Guarda di Finanza, su tutto il territorio nazionale. L’enorme operazione ha visto ad oggi coinvolte 16 regioni italiane con 80 perquisizioni e 2 arresti.

L’apporto professionale degli specialisti di Telefono Arcobaleno, l’Associazione da 12 anni in prima linea contro la pedopornografia in internet, è risultato ancora una volta importantissimo per l’attività del Nucleo Investigativo Telematico che sta portando avanti le perquisizioni a carico di indagati per divulgazione di materiale pedopornografico in associazione per delinquere.

Tutta Italia è stata coinvolta: 15 persone sono residenti in Lombardia, 11 in Sicilia, 10 in Emilia Romagna, 7 in Veneto, 6 in Campania, 6 nel Lazio, 5 in Liguria, 5 in Piemonte, 4 in Toscana, 2 in Friuli, 2 in Abruzzo, 2 in Puglia, 2 in Trentino, 1 in Calabria, 1 in Sardegna, 1 in Umbria.

La recidività“, afferma il Presidente di Telefono Arcobaleno, Giovanni Arena, “è una caratteristica propria della patologia pedofilia“. “Tra le ottanta persone indagate, sette sono già state incriminate in passato per il medesimo reato, quindi è assolutamente necessario che la pericolosità sociale di questi soggetti non venga favorita dalla cronica lentezza nei processi, e dalla scarsa certezza della pena, affinché si facciano valere i diritti della parte più debole della società, i bambini, quelli che subiscono le ingiustizie più grandi

Telefono Arcobaleno” continua il Presidente,” in risposta alla totale mancanza di dati sul fenomeno, da 12 anni traccia lo stato della pedofilia on line nel mondo, e, attraverso il Report annuale del suo Osservatorio Internazionale fornisce alle Istituzioni e ai media, la mappatura aggiornata della pedofilia sul web“.