La legge sul digitale terrestre mette al bando i televisori analogici

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AIRES (Associazione Italiana Retailer Elettrodomestici Specializzati) si impegna ad applicare la nuova normativa in materia di digitale terrestre.

La legge dello scorso novembre prevede una serie di passaggi per accompagnare il processo di trasferimento dal sistema televisivo analogico a quello digitale, che dovrà concludersi entro il 2012. Questi step progressivi sono a carico della produzione e della distribuzione.

Il primo passo prevede che dall’inizio di febbraio produttori e importatori di televisori appongano su schermo e imballaggio esterno degli apparecchi analogici una etichetta di 24×10 cm (per schermi sopra i 15 pollici) con la scritta: “Questo televisore non è abilitato a ricevere autonomamente trasmissioni in tecnica digitale”. E’ allo studio una versione più piccola di 12×5 cm da apporre ai piccoli schermi (sotto i 15 pollici).

Il secondo passo prevede che dal prossimo 1 ottobre in Italia le aziende produttrici possano vendere ai distributori di elettronica di consumo solo apparecchi televisivi integrati con un sintonizzatore digitale per la ricezione dei programmi della televisione digitale.

Terzo passo, che coinvolge direttamente la distribuzione, prevede che dal 1 aprile 2009 i retailer vendano sul territorio nazionale solo apparecchi televisivi integrati per la ricezione del digitale.

I retailer hanno dunque sei mesi per “smaltire” i televisori che non sono dotati di digitale, si tratta comunque di apparecchi che, se collegati ad un decoder esterno, possono tranquillamente ricevere i loro programmi digitali ed anche la pay per view” , afferma Pierluigi Bernasconi, vicepresidente AIRES.

Secondo le stime di GfK Marketing Services, in Italia, tra febbraio 2004 e novembre 2007 sono stati venduti 5 milioni e mezzo di decoder digitali terrestri (quasi il 60% senza finanziamento) e circa 1.200.000 già integrati nei televisori, con un incremento della vendita dei decoder del 25% tra il novembre 2006 e il novembre 2007.
Questo dato coincide con le rilevazioni Istat al febbraio 2007, in cui la percentuale di famiglie con decoder digitale terrestre sale al 19,3% contro il 15,5% del 2006.

Di questo passo, entro il 2012 solo tre quarti delle famiglie italiane sarebbero attrezzate per ricevere il digitale terreste o satellitare.

L’invito di AIRES è di affrettare il processo per non trovarsi sotto scadenza con un eccesso di richieste rispetto agli approvvigionamenti dei retailer. E si impegna attraverso gli addetti alle vendite dei propri associati ad assistere il consumatore nella selezione del prodotto digitale più adatto alle sue esigenze, in conformità con quanto previsto dall’articolo 16 della legge 222 del 29 novembre 2007.