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Canone rai anche per videofonini, iPod, decoder e macchine digitali? Il Governo non risponde

Italia


A seguito di un’indagine condotta lo scorso marzo, l’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori (ADUC) ha rilevato una certa incongruenza sulla soggezione alla tassa/canone Rai degli apparecchi elettrici atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni.

L’agenzia del servizio pubblico, attraverso il servizio Rispondi Rai, l’Agenzia delle Entrate deputata alla riscossione dei canoni, la Guardia di Finanza ed il ministero delle Finanze preposti al controllo, non forniscono la stessa risposta agli utenti che chiedono se sia obbligatorio pagare il canone Rai anche per questi apparecchi: alcuni sostengono che si debba pagare il canone solo per un apparecchio televisivo tradizionale, altri invece includono nella lista registratore dvd, videofonino, tvfonino, iPod e apparecchi mp3-mp4 provvisti di schermo, videocitofono, modem, decoder, videocamera, e/o alcuni tipi di macchina fotografica digitale.

A seguito dell’indagine, l’ADUC ha inoltrato una richiesta di chiarimento da parte dei cittadini alla Rai ed al ministero dell’Economia, alla quale non è ancora stata data risposta. Dopo sei mesi di inadempienza, l’Associazione per i diritti degli utenti e dei consumatori minaccia lo sciopero della fame se non verrà data, com’è di diritto, al più presto risposta all’interrogazione parlamentare. Inoltre, l’Associazione ricorda al ministro dell’Economia Padoa Schioppa che combattere l’evasione fiscale non significa solo repressione, ma anche certezza del diritto. E oggi, a proposito della tassa Rai per gli apparecchi “atti o adattabili alla ricezione delle radioaudizioni” i cittadini non sono ancora in grado di sapere quando e quanto sono costretti a pagare.

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