La Francia chiede all’ISO un unico formato di documento convertibile

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L’ente di normalizzazione francese AFNOR propone all'ISO la convergenza tra i formati ODF e OOXML

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AFNOR, l’ente di normalizzazione che rappresenta la Francia presso l’ISO (International Organization for Standardization), ha deciso di non rifiutare un riconoscimento da parte dell’ISO di OfficeOpen XML (OOXML), ma propone all’ISO di organizzare la convergenza tra l’ODF (il formato OpenDocument) e l’OfficeOpen XML.

Attraverso numerosi contributi, le diverse parti in causa hanno dimostrato la necessità di disporre di un formato OfficeOpen XML di qualità riconosciuto dall’ISO. Nell’attuale contesto, in cui esistono numerose specifiche di formati di documenti, gli esperti francesi, che hanno ampiamente contribuito ai lavori dell’ISO sull’argomento, hanno dimostrato che è possibile giungere alla convergenza tra OOXML ed il formato ODF verso uno standard di formato unico di documento convertibile.

Sulla base di questa constatazione ampiamente condivisa e nonostante il fatto che non sia stato ancora possibile raggiungere l’unanimità in merito alla miglior soluzione a breve e medio termine, AFNOR propone all’ISO quanto segue:

– ristrutturare in due parti lo standard ECMA (European Computer Manufacturers Association) distinguendo, da un lato un “core” di funzionalità essenziali e semplici da applicare, dall’altro tutte le funzionalità annesse, necessarie alla compatibilità con gli stock di file esistenti presso numerosi utenti, che saranno raggruppati in un insieme chiamato OOXML-Extensions;

– prendere in considerazione i numerosi commenti tecnici pronunciati in merito al progetto sottoposto, perché l’OOXML sia un documento ISO della massima qualità possibile tecnica e redazionale;

– conferire lo statuto di ISO/TS (Technical Specification), per un periodo di 3 anni, all’OOXML;

Per raggiungere questo obiettivo e consentire l’emergere di questo processo di convergenza, AFNOR è costretto nell’immediato a non accettare l’attuale redazione proposta dall’ECMA. Tecnicamente, ciò ha portato AFNOR a pronunciarsi con un voto negativo sul progetto così com’è presentato. Questo voto negativo è tuttavia accompagnato da commenti che AFNOR chiede siano presi in considerazione per consentirgli di riconsiderare la propria posizione.