#CES2014, Internet delle cose vale 19mila miliardi di dollari

di Raffaella Natale |

A Las Vegas riflettori puntati sugli oggetti connessi che potrebbe risollevare le sorti del mercato hi-tech.

IoT


Internet delle cose

Dai droni alle auto intelligenti, dagli antifurti a distanza agli occhiali interattivi, gli oggetti connessi si annunciano già come i grandi protagonisti dell’edizione 2014 del Consumer Electronics Show di Las Vegas (7-10 gennaio), il grande salone internazionale dell’hi-tech che quest’anno attende almeno 152 mila visitatori sebbene quest’anno il mercato mondiale dell’elettronica di largo consumo registrerà un calo dell’1% a 1.055 miliardi di dollari secondo i dati resi noti dalla Consumer Electronic Association (CEA).

 

Il 2014 è l’anno della svolta e si andrà dall’Internet delle cose all'”Internet di tutte le cose”, ovvero l’aggregato di tutte le connettività, le funzioni e i dispositivi mobili. E’ quanto spiegato nell’ultimo ‘keynote dei Titani’ a Las Vegas, il CEO di Cisco, John Chambers, ad una platea di quasi tremila tra giornalisti e addetti ai lavori, sottolineando che “per i settori pubblico e privato si tratta di una opportunità da 19 mila miliardi di dollari“.

 

Tanto vale – ed è una stima prudente – l’interconnessione e integrazione tra televisori, frigoriferi, auto, smartphone e dispositivi vari, che si comincia a vedere oggi.

“Sarà una rivoluzione cinque-dieci volte più importante di quanto lo sia stata quella di Internet“, ha aggiunto. Il CEO di Cisco, società leader nella fornitura di infrastrutture di reti informatiche, ha ricordato che nel 1984, appena 30 anni fa, a Internet erano connessi solo 1000 computer. Entro il 2015 solo i dispositivi mobili saranno più di tutta la popolazione mondiale. E alla fine di quest’anno, dieci miliardi di dispositivi mobili avranno ben 77 miliardi di applicazioni installate. Per arrivare all’Internet di tutte le cose, ha spiegato, non si tratta di connettere milioni di dispositivi, ma miliardi, “è c’è bisogno di una nuova forma di tecnologia facile da usare, di grande velocità, sicura e che garantisca la privacy“.

Cisco ha calcolato che sui 13 miliardi di dollari spesi ogni anno per l’illuminazione pubblica, si potrebbe risparmiare il 70% usando un sistema interconnesso in rete. Come esempio concreto, Chambers ha portato quello di Barcellona, città che sta diventando smart e che ha abbracciato l’Internet di tutte le cose creando 47 mila posti di lavoro nei settori collegati e ottenendo anche un aumento di un terzo nella riscossione dei pedaggi e dei parcheggi, pari a 50 milioni di dollari.

 

“Vedremo molte novità legate all’internet delle cose, tutti quei dispositivi che non sono tablet, smartphone o pc ma che sono connessi alla rete“, ha osservato Frank Gillett, analista di Forrester, citando per esempio “l’auto che ti avverte se stai guidando troppo veloce o la  serratura che si sblocca dallo smartphone”.

 

Tara Dunion, portavoce della CEA che organizza il salone, ha commentato: “Internet delle cose è divenuto un tema centrale“.

 

“Troppa roba” ha però lamentato l’analista di Gartner Carolina Milanesi, secondo la quale il CES sta attraversando “una crisi d’identità“.

Milanesi ritiene che i consumatori più che ai gadget sono attenti ai software e ai servizi che accompagnano i dispositivi, così come all’ecosistema dei contenuti interattivi forniti per esempio da Apple attraverso il suo store online iTunes.

 

Al CES focus anche sulle applicazioni che, come sottolinea Gary Shapiro, presidente della CEA, “sono ormai divenute parte integrante della nostra vita quotidiana, usate per i telefonini, i computer, i tablet e le tecnologie ‘prêtes-à-porter’ come gli orologi o gli occhiali interattivi”.

Gli organizzatori hanno previsto aree espositive tematiche con prodotti per bambini, adulti o famiglie e si va dalla robotica alle tecnologie ‘indossabili’…

I giganti del settore, a partire da Apple, preferiscono ormai presentare le loro novità in eventi esclusivi piuttosto che affrontare la mischia del CES, dove quest’anno sono attesi oltre 3 mila espositori.

 

Gli analisti si attendono che a Las Vegas ci sarà un’ampia selezione di dispositivi mobili che operano con l’ultima versione del sistema operativo Android di Google, KitKat.

 

Anche se Microsoft non ha più uno stand ufficiale al CES, ci sarà il proprio sistema Windows 8, presente sul molti device ibridi in mostra a Las Vegas.

Frank Gillett si aspetta una grande ondata di prodotti Microsoft e Intel nei prossimi due anni, a partire dai tablet con tastiera amovibile che possono essere usati come pc.

 

La televisione, che ha sempre fatto il successo del CES, non sarà trascurata. Grande spazio per gli ultimi schermi a Ultra Alta Definizione di LG e Samsung che presenteranno anche quelli curvi.

Grosse novità anche per il settore automobilistico. La giapponese Toyota dovrebbe svelare l’ultimo modello di veicolo a idrogeno, ma ci saranno anche tante novità da altri produttori per il settore della auto smart.