FITCE: 51° Congresso, 6-7 settembre in Polonia. Il futuro di internet tra Smart Societies, Internet delle Cose e 4G

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Nel Comitato d’Onore del Congresso, insieme al Ministro polacco della Digitalizzazione, Michał Boni, e a Etienne Schneider, Ministro dell’Economia del Lussemburgo, sarà presente anche il Ministro italiano dello Sviluppo economico, Corrado Passera.

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Smart City

Everything in the Net – IPv6 and Internet of the Future Prospects’, è questo il titolo del 51° Congresso internazionale della FITCE (Federazione degli Ingegneri di Telecomunicazione dell’Unione Europea) che si terrà il 6 e 7 settembre prossimi a Poznań in Polonia.

Tante le novità e gli approfondimenti per un Congresso che quest’anno vuole dar seguito agli spunti tematici e alle soluzioni innovative emerse durante le assise palermitane dell’anno scorso (Leggi Articolo Key4biz) e che vede FITCE e il suo partner italiano AICT, da 51 anni, contribuire con costanza allo sviluppo della cultura delle telecomunicazioni in Europa, favorendo la costruzione e l’incremento di una serie di relazioni internazionali e istituzionali tra i propri membri e i grandi operatori del mercato, diminuendo, così, anche il gap tra i diversi Paesi.

 

Le assise polacche vedranno confrontarsi la maggior parte degli stakeholders di riferimento nell’ambito delle telecomunicazioni europee. Tra i partecipanti vi saranno, infatti, i rappresentanti del mondo  universitario, gli Over-The-Top (i cosiddetti OTT), le grandi aziende manifatturiere del settore, gli operatori telefonici tradizionali e le istituzioni europee. Inoltre, nel Comitato d’Onore del Congresso, insieme al Ministro dell’Amministrazione e Digitalizzazione polacco, Michał Boni e a Etienne Schneider Ministro dell’Economia e del Commercio Estero del Lussemburgo, è presente anche il Ministro italiano dello Sviluppo Economico, Corrado Passera.

 

Una due giorni scientifica e formativa per comprendere al meglio le nuove sfide e le nuove frontiere che attendono il mondo delle telecomunicazioni, che offrirà un’importante opportunità professionale per tutti gli operatori del settore delle telecomunicazioni europee, all’insegna di un confronto continuo e ai massimi livelli sui trend futuri e sulle differenti declinazioni del concetto di innovazione nei diversi Paesi.

Tra gli argomenti che verranno trattati: l’accesso alle infrastrutture e ai network; le nuove generazioni di internet e dei network; i sistemi di comunicazione e il “signal processing”; le reti wireless e mobile; i servizi e le applicazioni multimediali e QoS, realizzabilità e performance.

 

La delegazione italiana, oltre ai suoi due massimi esponenti, l’ing. Maurizio Mayer, Presidente AICT e l’ing. Andrea Penza, Responsabile Affari Istituzionali Fitce e vice presidente AICT, vedrà l’intervento di Mauro Ugolini del Dipartimento di Elettronica Applicata dell’Università di Roma Tre, che approfondirà il tema dell’innovazione coordinata e della rivoluzione nelle telecomunicazioni.

 

Verranno analizzate due questioni sostanziali:

  1. Quali sono gli obiettivi fondamentali di queste rivoluzioni nelle comunicazioni?
  2. Come si possono diffondere al meglio le innovazioni in maniera coordinata, così da rispondere efficacemente a questi obiettivi?

 

Smart Societies, Internet delle Cose e Reti mobili 4G stanno portando con sé non soltanto incrementi delle prestazioni di rete, ma stanno introducendo e generando importanti innovazioni come le Self-Organizing Networks (SON), le Heterogeneous Networks (Hetnet), le reti Machine to Machine (M2M), e il Cloud Computing.

 

Mauro Ugolini ha dichiarato che “Uno studio e un’evoluzione dei modelli di business ha portato alla proposta di una “innovazione coordinata”: una formula per assicurare il massimo beneficio alla società e ai suoi cittadini nelle future comunità “smart” connesse in rete, dimostrando la necessità di una nuova collaborazione tra “key players”, per garantire il successo dello sviluppo e della operatività di queste reti, a costi contenuti”.

 

Nel secondo intervento italiano Francesco Lupi, Veronica Palma e Anna Maria Vegni del Dipartimento di Elettronica Applicata, Università degli Studi di Roma TRE, presenteranno una “Valutazione delle prestazioni della disseminazione in broadcast dei pacchetti dati su reti VANET” portando l’esempio della città di Roma. Un aspetto molto importante per le reti VANET, soprattutto nel caso di applicazioni dei messaggi di emergenza e pericolo. A tale scopo, si analizzeranno le prestazioni di reti veicolari in termini di troughput e ritardi in scenari in cui il traffico varia.

 

“Quella che viviamo è un’epoca straordinaria: i cambiamenti, le novità tecnologiche e scientifiche trovano nel nostro settore delle applicazioni immediate e affascinanti – ha commentato il Presidente di AICT Maurizio Mayer – L’ambizione di AICT è stata da sempre quella di contribuire a aumentare i livelli di innovazione e qualità a beneficio della Comunità Nazionale, e questo Congresso offre una ricca occasione per l’Italia di confrontarsi anche con gli altri Paesi”.

 

Dal canto suo, il Responsabile delle Relazioni Istituzionali della Fitce e vice presidente di AICT l’Ing. Andrea Penza, ha ricordato che ” Il Congresso Fitce del 2011 a Palermo ha degnamente celebrato i primi 50 anni di storia della Fitce, la Federazione degli Ingegneri di Telecomunicazioni dell’Unione Europea. Con il Congresso di Palermo e sotto la Presidenza del sottoscritto, si chiude un ciclo nel quale la Fitce ha accompagnato per 50 anni la nascita e lo sviluppo tecnologico dell’Unione Europea, offrendo il suo prestigioso supporto allo sviluppo delle telecomunicazioni del nostro continente e alla crescita tecnologica di tutto il comparto.

Oggi – ha aggiunto – in qualità di Responsabile degli Affari Istituzionali della Fitce e Vice Presidente della AICT, l’Associazione nazionale italiana appartenente alla Fitce, dico che è assolutamente necessario aprire un nuovo ciclo, su basi innovative e non più soltanto legate ad aspetti puramente tecnologici. In una Europa che, dopo 50 anni, è alla ricerca di una nuova coesione e di una unità mai pienamente realizzata, gli aspetti economici, le capacità investitori dei soggetti  preposti allo sviluppo, i nuovi modelli di business che si stanno imponendo come frutto della globalizzazione, debbono spingere la Fitce a rivedere i suoi obiettivi e a ripensare la propria collocazione all’interno del panorama europeo legato allo sviluppo dell’ICT e delle nuove telecomunicazioni. E’ una sfida complessa ma fortemente motivante che ci accingiamo a vivere da protagonisti con competenza, professionalità e privilegiando  innovazione e creatività”. (r.n.)