Lo sbilanciato rapporto tra chi crea e chi produce giochi

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

Uno sviluppatore si scaglia contro i publisher

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Lorne Lanning, tra i creatori dei giochi della serie Oddworld, ha parlato di come il rapporto iniquo tra publisher e sviluppatori lo ha portato nel 2005 a chiudere il suo studio, Oddworld Inhabitants. Un rapporto che stando alle sue parole continuerebbe anche oggi con le stesse modalità.

“Ne avevamo abbastanza di quelle condizioni”, ha spiegato Lanning alla testataMetro. “Ne avevamo abbastanza di quello che stava succedendo. E quello che stava succedendo era semplicemente che se avevi intenzione di realizzare un gioco grande e costoso ed eri finanziato da un publisher, gli stavi praticamente consegnando la tua società”.

“Questo è quanto, questo è, in sintesi, com’è cambiata l’industria. Con l’aumentare delle cifre, le condizioni per gli sviluppatori sono peggiorate. In questo modo si lavora molto di più per molto meno e un’altra cosa che non avevo previsto è che i publisher ora non vogliono avere niente a che fare con te, se non possono mettere le mani sulla tua IP. O se non intravedono una strada che porti all’acquisizione”.

“In pratica venivano fatte proposte tramite per cui se firmavi un accordo per lo sviluppo da $15 milioni stavi allo stesso tempo firmando un accordo per l’acquisizione. Non è per questo che ho iniziato a realizzare giochi”.

“Non mi interessa di questi rapporti, credo che siano parecchio ingiusti. E non credo facciano bene al settore, alla comunità degli sviluppatori o ai clienti. E se le cose stanno così preferisco non essere della partita, punto”.