Le micro-transazioni nei videogiochi piacciono agli utenti mobili

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

'Hanno bisogno di gratificazione istantanea'


Spesa

Secondo il producer di Dead Space 3, John Calhoun, la possibilità di acquistare oggetti in gioco con valuta reale è stata introdotta per far sentire a proprio agio gli utenti del mondo smartphone, che si aspettano questo genere di possibilità, poiché ritenuta “una funzione standard dell’esperienza di gioco”.

Nel gioco, infatti, potremo acquistare oggetti con i quale assemblare armi, munizioni, medikit e upgrade. Ovviamente, questi oggetti sono disponibili anche in giro per i livelli di gioco, ma se proprio non potete fare a meno di modificare la vostra motosega lanciarazzi, potrete comprarne i componenti aggiuntivi con i vostri euro.

Stando a Calhoun “Ci sono un sacco di giocatori la fuori, soprattutto quelli che arrivano dal mondo mobile, che sono abituati alle micro-transazioni. Pensano ‘Ne ho bisogno ora, lo voglio ora’. Hanno bisogno di gratificazione istantanea, quindi abbiamo incluso questa possibilità”.

Tuttavia, il producer ci tiene a chiarire che “non faremmo mai un gioco dove devi pagare per vincere”.

“Ci sono amanti dei survival horror e degli action che hanno 19, 20 anni. Fino ad ora hanno giocato solo sugli smartphone e per loro le micro-transazioni sono una funzione standard dell’esperienza di gioco. È una generazione differente, e se vogliamo portarla nel nostro mondo dobbiamo parlare la loro lingua.

E quella lingua a quanto pare è la lingua del denaro.