EA punta sull’innovazione

di a cura della Redazione di eurogamer.it |

Occhi puntati su Alice e il progetto di Suda 51

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Secondo Activision, i giocatori odiano le compagnie che dominano i rispettivi segmenti di mercato, ma probabilmente chi si lamenta del publisher di Call of Duty critica in particolare un atteggiamento poco propenso alle nuove IP. Activision non ha mai fatto mistero infatti di volersi concentrare solo su pochi franchise di qualità.

 

A differenza del publisher di Call of Duty, negli ultimi anni Electronic Arts ha invece optato per un approccio diverso che prevede, accanto alle IP di lungo corso, il lancio di diversi franchise inediti.

 

“Non possiamo dimenticare nuove IP, nuovi generi, nuovi talenti e nuove opportunità”, ha dichiarato Stuart Lang di EA a MCV. “Penso in particolare alla divisione EA Partners, che lavora con studi di grande talento”.

 

“Siamo partner di Valve da anni, e Portal 2 è una delle nostre priorità. Shadows of the Damned di Suda 51 e di Mikami è incredibile, Kingdoms of Amalur: Reckoning è un ottimo RPG e Alice di American McGee è eccezionale. Sono titoli che arricchiscono il nostro portfolio; il cambiamento di EA negli ultimi anni è stato profondo.

 

Oltre all’importanza data al business del digitale, il publisher ha ridotto il numero di titoli sviluppati ogni anno. Nell’anno fiscale 2009 sono stati pubblicati 67 titoli, mentre nell’anno fiscale in corso saranno 25 i giochi ad arrivare sugli scaffali dei negozi.