France – Telecoms, IP networks, digital media and forecasts

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REPORT

Di BuddeComm

Pubblicato: dicembre 2011

Pagine: 160

Prezzo: $ 995,00

 

Il comparto delle telecomunicazioni vale oggi il 2,3% del prodotto interno lordo francese. Un mercato saturo che, grazie agli investimenti in broadband ultraveloce su rete mobile e fissa, riesce ancora ad offrire opportunità di crescita per i carrier e gli operatori di rete mobile (MNO).

 

Il nuovo Rapporto di Budda Comm, “France – Telecoms, IP networks, digital media and forecasts“, mostra in che modo i regolatori, unitamente ad un maggiore sforzo finanziario delle aziende di settore, sono riusciti ad impostare un quadro normativo che facilitasse il processo di attuazione dell’Agenda Digitale nazionale per il 2012.

Le misure adottate consentiranno ai francesi di raggiungere un’adeguata copertura del territorio con la banda larga, aumentarne la penetrazione, assicurare agli operatori l’uso delle frequenze per il 3G, velocizzare lo switch off del digitale terrestre e preparare un modello efficiente di utilizzo del digital dividend.

 

Gli investimenti nel settore delle Tlc sono stati pari a 6,6 miliardi di euro in Francia durante quest’anno e due terzi di questi sono andati alla rete fissa e alla fibra (Ftth), soprattutto in aree urbane. Un miliardo di euro sono stati spesi per l’implementazione della televisione digitale. Un’ultima regione, infatti, rimane ancora in analogico, l’Ile de France, con circa 12 milioni di persone coinvolte dallo switch off del prossimo anno.

 

Per ciò che riguarda la rete mobile, spiega lo studio, le frequenze appena assegnate, per un valore di circa 1 miliardo di euro, consentiranno un rapido sviluppo dei servizi LTE e WiMAX. La penetrazione della rete mobile in Francia raggiungerà il 120% nel 2012.

 

Il Rapporto si focalizza inoltre sulle nuove liberalizzazioni del mercato interno, sull’impatto della crisi economica globale nello sviluppo della banda larga super veloce, delle reti di nuova generazione, sull’LTE e le architetture Ftth (Fiber to the home). Particolare attenzione, infine, è rivolta ad alcune aziende, tra cui France Telecom (Orange), SFR, Iliad (Free), SFR, Numéricable, Bouygues Telecom, Vivendi, AB Group, TNTSat, Canal, e al completamento della migrazione del segnale televisivo dall’analogico al digitale a livello multipiattaforma.