Alla scuola della crisi

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XIV rapporto sull'economia globale e l'Italia

REPORT

Di Centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi” e Ubi Banca
Pubblicato: settembre 2011
Pagine: 194
Prezzo: 21,00

La crisi globale è ormai un dato di fatto: dall’ambito della finanza si è estesa all’economia reale, determinando implicazioni sociali, politiche, geostrategiche, ambientali che condizionano seriamente le misure adottate dai governi e le prospettive degli individui. Riconoscere e analizzare la complessità dei fattori che hanno contribuito a delineare lo scenario attuale è solo la prima tappa del Rapporto pubblicato in collaborazione col centro di Ricerca e Documentazione “Luigi Einaudi” e Ubi Banca: “Alla scuola della crisi. XIV Rapporto sull’economia globale e l’Italia“. Un documento che si propone di comprendere le lezioni che la recessione globale insegna, le riflessioni che impone, gli scenari di evoluzione possibile, leggendo la crisi come una “scuola” da cui trarre insegnamenti utili per il futuro.

Una prima lezione è che l’epoca della “finanza globale” è tramontata, ma quella del “coordinamento globale” degli stati sovrani non è ancora sorta. I paesi occidentali sono alle prese con l’esplosione dei debiti pubblici e con l’acuirsi delle tensioni in settori strategici quali l’aerospazio e l’energia, rispetto ai quali si registra uno spostamento del baricentro del pianeta da Ovest verso Est.

Su questo sfondo tumultuoso, ciascun paese può far conto su quello che ha: l’Italia mette in gioco i consistenti risparmi delle sue famiglie e la minor debolezza delle sue banche, mentre l’indebitamento pubblico è nettamente superiore a quello degli altri paesi avanzati. La lezione più importante è che le difficoltà che oggi accomunano il mondo offrono all’Italia un’occasione per recuperare il troppo tempo perduto.