L’ignoranza informatica

di Flavio Fabbri |

Il costo nella pubblica amministrazione centrale

REPORT

Di AICA e SDA Bocconi
Edito da Egea libri
Pubblicato: dicembre 2008
Pagine: 204
Prezzo: 30,00

La prospettiva di un’economia e di una società sempre più basate sui servizi, sull’informazione e sulla conoscenza, si sta rapidamente concretizzando nei Paesi a maggiore livello di sviluppo. Per far fronte a questa evoluzione è necessario che chi lavora sia in grado di valersi adeguatamente delle risorse informatiche. L’Italia non può trascurare gli effetti che potrebbero derivare per l’intero “sistema paese” dalla impreparazione dei suoi lavoratori nei confronti dell’impiego delle nuove tecnologie informatiche e telecomunicative.

Il Rapporto di AICA e SDA Bocconi, dal titolo “L’ ignoranza informatica. Il costo nella pubblica amministrazione centrale“, ha dimostrato che in Italia il costo della cosiddetta “ignoranza informatica” è in generale molto elevata e tale da pregiudicare lo sviluppo del nostro sistema economico. L’ordine di grandezza del costo di questa ignoranza, calcolato dai ricercatori, è di circa 15 miliardi di euro all’anno per l’intero sistema economico italiano. Nel 2007 e 2008 i ricercatori hanno preso in esame il settore della Pubblica Amministrazione centrale, un comparto delicato il cui “rendimento” dipende molto dall’uso degli strumenti informatici.

Anche in questo contesto sono state evidenziate carenze nella conoscenza degli strumenti informatici da parte degli utenti, che determinano inefficienze e improduttività. Sulla base dei risultati sperimentali emersi nel lavoro di ricerca è stato possibile quantificare i benefici, cioè i vantaggi economici e motivazionali, derivanti dalla formazione informatica nel settore pubblico. Si tratta di effetti che dovrebbero essere conosciuti e ben valutati da parte di chi ha la responsabilità di dirigere la funzione pubblica e valorizzare quello che Peter Drucker e Gary Becker hanno denominato con l’espressione “capitale umano“.