The Business of Children’s Television

di |

REPORT

Di Screen Digest

Pubblicato a Luglio 2007


Copertura Mondo

Pagine 105

Prezzo 4.090

Giunto alla sua terza edizione, il rapporto Screen Digest analizza il mercato mondiale dei contenuti televisivi per bambini, analizzando investimenti, orientamenti e strategie adottate dai principali player.
Uno scenario che si sta rivelando fortemente competitivo (14 canali tematici full-time in Usa, 17 in Francia e Gran Bretagna, 9 in Germania, ecc.), che vede schierati in campo fornitori di contenuti, broadcaster e produttori.

Soltanto in Europa, i canali tematici per bambini erano 110 a fine 2006, con ampie quote anche in America, Australia e Nuova Zelanda.
Il mercato è dominato dai tre colossi Walt Disney, Nickelodeon e Cartoon Network, che da soli detengono i due terzi dei ricavi globali, ben 9 miliardi di dollari.

Negli ultimi cinque anni, il valore della spesa è rimasto sostanzialmente invariato, pari a circa 1 miliardo di euro nel 2006.
Gran Bretagna, Germania e America del Nord hanno registrato un decremento rispetto a Paesi come il Belgio, l’Italia o la Spagna, dove la tendenza è stata inversa. In effetti, per quanto i volumi di mercato si siano moltiplicati, gli investimenti privati stenano ancora a decollare. Allo stesso modo, anche il mercato dell’home entertainment dei programmi tv per bambini ha subito una contrazione, passando da 1,2 mld di investimenti del 2002 ai 911 mln del 2006.

Ad oggi, i broadcaster privati forniscono soltanto una piccola parte del budget di produzione, lasciando ai produttori l’onere di trovare le restanti quote attraverso accordi di co-produzione o prevendite. I broadcaster pubblici rimangono perciò i player maggiormente coinvolti nello stanziamento di fondi, per controbilanciare l’offerta dei canali tematici su piattaforme alternative cavo, satellite e digitale.
In particolare, BBC, France TV, Rai e TVE hanno tutti incrementato i propri investimenti negli ultimi cinque anni.

Oltre a proporre il profilo societario delle più importanti 25 compagnie televisive mondiali specializzate in questo segmento (Rainbow, Chorion, Alphanim, BKN International, DIC Entertainment, ecc.) il rapporto prende in esame il panorama corrente – volumi, consumi medi, audience, programmazione, piattaforme di distribuzione, canali tematici, investimenti, spesa, ricavi per contenuti e diritti.
Il tutto, alla luce del quadro regolatorio e delle norme sulla tutela dei diritti dei minori.