Digital Downloading: Music, Movies and TV

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REPORT

Di eMarketer

Pubblicato a Gennaio 2007


Copertura Mondo

Prezzo $ 695

In un futuro non troppo lontano, la maggior parte dei contenuti digitali verrà distribuiti via Internet, come tutti gli indicatori di mercato lasciano presupporre. Tuttavia, mentre questo processo è ormai solidamente avviato già da tempo per categorie di contenuto come la Musica, per altre come il Cinema e la Tv risultano ancora sono numerosi i passi da compiere, sebbene il 2006 abbia segnato una pietra miliare in questo senso sotto il profilo tecnologico. L’anno appena iniziato, secondo gli analisti,sarà di già il momento del boom commerciale.

Il rapporto eMarketer – come sempre sintesi dei principali studi di settore sul tema oggetto di analisi – valuta l’impatto della distribuzione digitale sulla value chain, la domanda e l’offerta e, in linea di massima, sulle dinamiche dell’industria dei contenuti musicali, televisivi e cinematografici, sia tradizionali che digitali. Focus geografico di riferimento, il marketplace statunitense, culla dei consumi entertainent di ultima generazione, che nel 2010 raggiungerà un turnover di circa 7,8 ml di dollari rispetto all’1,3 del 2005.

Oltre a valutare l’impatto sull’industria delle nuove tecnologie per la distribuzione digitale dei contenuti audio-video via web (modelli di business, strategie di partnership, pacchetti di servizi, billing, ecc.), lo studio analizza il grado di maturazione del mercato consumer e della domanda di servizi di downloading da parte degli utenti. 

Inoltre, il rapporto tiene in considerazione lo scenario regolamentare e le implicazioni del DRM (digital rights management) come eventuale deterrente alla piena diffusione dei contenuti digitali online fra gli utenti web. Quel che è certo è che l’esempio fornito dalle dinamiche ormai analizzate e dalle strategie già saldamente avviate dai player del mercato della musica digitale serviranno da monito e da guida anche nel processo di sviluppo dei segmenti Film e Tv digitale: non sempre imporre severe restrizioni sull’utilizzo di contenuti protetti da copyright si rivela a lungo termine una politica vincente in un business così complesso e, soprattutto, in un’arena competitiva così dinamica e a volte spietata come quella del digital content. Ancora una volta, in ultima analisi, vale la considerazione ‘il consumatore è re’.