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User Generated Content

REPORT

Di In-Stat

Pubblicato a Settembre 2006

Pagine 85

Copertura Mondo

Prezzo $ 3.495

 

La diffusione su larga scala dei mezzi di comunicazione multimediale e l’avvento del Web 2.0 sono due driver determinanti per lo sviluppo del cosiddetto ambiente UCG (User Generated Content), grande calderone che ingloba tutti i contenuti prodotti dagli stessi utenti e che vanno a confluire nell’offerta globale di un canale di informazione.

Con la condivisione da parte degli utenti di file audio e video, con il fiorire di social communities, di portali di file-sharing, di video-blog e quant’altro, omai ogni giorno una mole sempre maggiore di dati viaggia attraverso i network e sui server, contribuendo a definire quello che sarà il futuro del video entertainment online.

 

“La diffusione dei media digitali sta consentendo sempre di più agli utenti di poter esprimere le proprie opinioni, di poter proporre i propri contenti e manifestare il proprio consenso votando per i contenuti preferiti” dichiara Michael Inouye, analista In-Stat. “Inoltre, ciò che al momento potrebbe sembrare un ‘far west’ è in realtà un’industria che sta lottando per emergere in un tessuto di regole ancora poco favorevole dettate dai diversi player di questo mercato”.

 

I contenuti user-generated su web,  come quelli reperibili su You Tube o My Space, continueranno a crescere in volume e popolarità, generando nei prossimi anni un gito d’affari sempre più considerevole: entro il 2010, la percentuale di download e visite di tali siti supererà quota 65 miliardi, per ricavi pari a circa 850 mln di dollari, direttamente connessi al business dei file in forma di banner, video integrati, Google Adsense, pagine e canali sponsorizzati.  Il 23% delle decine di siti UCG presi in esame dal rapporto In-Stat, poi, supportano già l’accesso mobile, mentre gli altri ne hanno annunciato l’imminente integrazione.

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