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Streaming Media Market Growth: 2005 – 2010

REPORT

Di AccuStream iMedia Research

Pubblicato a Marzo 2006

Pagine 190

Copertura Mondo

Prezzo $1.895

Il mercato dello Streaming media ha segnato un altro punto a suo favore: nel 2005, il solo segmento video ha registrato una crescita media del 50,2% pari a 17,95 miliardi di file visti su Internet, mentre l’incremento dei audio è stato pari al 43% rispetto ai precedenti dodici mesi. La web radio, rappresentata da brand come AOL, Yahoo Music, Rhapsody, Live365 e Clear Channel, e da network aggregatori di contenuti ha generato una media mensile di oltre 257,3 milioni di ore ascoltate (+43.8% di media mensile).

In testa alla classifica dei contenuti più gettonati (film, news, sport, intrattenimento, musica, IPTV e web radio), troviamo come sempre i video musicali, con uno share del 45,6%.
Nel segmento video, il driver per eccellenza è stato senz’altro la banda larga – soprattutto residenziale – che ha reso possibile la fruizione dell’84,9% dei file ad un bit rate di 100 Kbps e oltre, generando una crescita di questo subsegmento pari al 14% medio per utente. Per quanto riguarda quello della barra stretta, l’incremento registrato è del 15.1% , in crescita del 20,7% rispetto al 2004.

Come evidenziato dal rapporto AccuStream, che fornisce una dettagliata analisi statistica del mercato streaming (contenuti, network, player, consumi, utenti) e dei relativi consumi nel corso del 2005, oltre alle connessioni domestiche broadband (sia DSL che cavo), a fare da traino sono stati anche i numerosi contenuti premium lanciati da provider e aggregatori, così come i sofisticati media player che consentono di creare playlist di file streaming e classificare le tracce per l’autoplaying (Yahoo Music, MSN Video, CBS News, Living.com, HGTVPro.com, MSNBCNews, ESPN.com, ecc.).

“I più importanti network di streaming video continuano a muoversi in parallelo ai principali internet provider, come Yahoo, Real Networks ed AOL,” sottolinea Paul Palumbo, ricercatore AccuStream. “Ma allo stesso tempo stiamo assistendo alla nascita di una nuova generazione di video publisher indipendenti, come Break.com, StupidVideos.com Roo e VideoDetective, il cui successo conferma l’ottima salute di questo mercato”.
“Inoltre, le partnership industriali siglate tra importanti brand di contenuti, come FoxSports, MSN Video, CBS oABC, con AOL, ESPN e con i provider di rete ad alta velocità dimostrano che il business dello streaming media è in via di maturazione, grazie anche al prezioso contributo fornito delle principali piattaforme di distribuzione, via cavo e satellite.”

Secondo le stime, nel 2006 il mercato del video streaming dovrebbe registrare un incremento del 32%, pari a 23 mld di file, e nel 2007 tale indice dovrebbe salire ancora, fino a toccare quota 29 miliardi (+26%). Per quanto concerne lo streaming audio, invece, l’incremento atteso per l’anno in corso è pari a 35-40%, per una media di 360 milioni di ore impiegate per l’ascolto di file via internet.

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