IPTV regulation in the EU: premature extension of the TVWF Directive

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REPORT

Di Ovum

Pubblicato a Marzo 2006

Pagine 7

Copertura Europa

Prezzo 540

La convergenza fra industria delle telecomunicazioni e del broadcasting si sta traducendo in una serie di delicate questioni normative tanto per le singole autorità nazionali che per l’Unione europea.

Mentre in passato sussistevano differenze marcate in materia di regolamentazione dei servizi, con l’avvento della rivoluzione broadband, i confini fra ‘telecomunicazioni e audiovisivo’ hanno cominciato a divenire sempre più sfumati, così come quelli fra i concetti di ‘pubblico e privato’, e di ‘commerciale e non-commerciale’, a loro volta evolutisi in maniera fluida e dinamica in realtà sempre più convergenti.

Ciò che ne è conseguito è stato l’emergere di una nuova industria. Oggi, alla soglie di una nuova era tecnologica, l’IPTV costituisce l’elemento chiave, la tecnologia e il servizio posto a cavallo di due mercati ma anche l’anello di convergenza di due scenari differenti. Quel che rimane da stabilire ora è se nel regolamentarla sarà trattata come un servizio dati o bradcasting.

Secondo gli analisti, tuttavia, qualunque forma di imposizione regolamentare da parte della Ue, così come una tipologia di normativa poco chiara in merito alla pubblicità, potrebbe avere un impatto negativo sul dispiego commerciale della IPTV e sull’incremento della domanda.

Lo studio illustra la Direttiva TV Senza Frontiere e il quadro regolatorio dei principali Paesi europei. Ricordiamo che lo scorso dicembre, la Commissione Ue ha presentato una proposta di aggiornamento della Direttiva TVWF del 1989 (89/552/CEE), in linea con lo sviluppo del mercato audiovisivo ed il progresso tecnologico, per snellire le procedure, rendere più flessibile il finanziamento dei contenuti e garantire un’equa concorrenza di mercato, indipendentemente dalla tecnologia utilizzata (radiodiffusione, banda larga, terza generazione mobile). In sintesi, la Comissione ha proposto un nuovo approccio per accelerare l’avvento di un mercato unico dei servizi televisivi e consolidare l’industria europea dei contenuti.