IPTV: A Global Market Analysis

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REPORT

Di IMS Research

Pubblicato a Dicembre 2005

Copertura Mondo

Entro il 2010, il mercato mondiale dell’IPTV è destinato ad espandersi fino a superare i 27 milioni di utenti residenziali. A guidare la crescita saranno l’Europa Occidentale e l’Asia, in modo particolare la Cina, mentre il mercato Usa continuerà a manifestare segni di debolezza – almeno fino al 2007 – a causa della forte competizione che ancora si registra nei confronti dei servizi televisivi su protocollo internet.

Secondo lo studio IMS, nella sola Europa Occidentale a fine decennio le abitazioni che usufruiranno regolarmente della IPTV saranno 12,9 milioni. Tali previsioni di crescita sono si appoggiano sostanzialmente agli innegabili successi già riscontrati in Francia, Italia, Svezia e Gran Bretagna, ma si fondano anche sui trend più che positivi già registrati in Paesi come l’Austria, la Spagna e la Svizzera.

Sarà però la Cina ad aggiudicarsi la leadersehip, 3,58 milioni di utenze domestiche entro previste per il 2010, pari al 13,2% dell’intero mercato mondiale dell’IPTV. Tale stime, tuttavia, sono inferiori rispetto alle precedenti. Lo conferma Paul Erickson, analista e ricercatore IMS Research. “La forte crescita attesa dall’industria sia per la Cina che per la Corea deve ancora realizzarsi, dal momento che le regolamentazioni hanno ritardato il completo lancio commerciale dell’IPTV in entrambi i Paesi”. Ad ogni modo, a causa della sua immensa popolazione e del vasto mercato televisivo già esistente, ci si attende che la Cina divenga entro il 2010 il mercato IPTV più vasto del mondo, per quanto con volumi inferiori rispetto alle precedenti stime.

La prova del nove per verificare il definitivo successo della IPTV sarà dato dal caso Stati Uniti. Secondo Erickson: “Gli Usa continueranno ad essere un mercato difficile per l’IPTV a causa della attuale forte competizione esercitata dalla PayTV, così come dai segmenti cavo e satellite”. In ultima analisi, gli operatori dovranno dimostrare di essere capaci non soltanto di offrire validi servizi televisivi basati su IP, ma anche di poter offrire una alternativa tecnologicamente più efficace delle altre tecnologie di trasmissione.