Teletopi.tv

di Flavio Fabbri |

RECENSITI


www.teletopi.tv

Piattaforma online dedicata ad una giocosa competizione tra videomaker e operatori video indipendenti che lavorano per web tv italiane, Teletopi.tv si pone come fine ultimo quello di far emergere dal basso i nuovi talenti del videomaking nostrano e le nuove realtà delle televisioni web based, le cosiddette ‘iperlocali‘. Il tutto tramite un dinamico e divertente contest tra net tv e contenuti video professionali e/o user generated, dove ogni documento video estratto dai vari palinsesti dovrà avere una durata non superiore ai 3 minuti.

Teletopi è una spin off di “Paese che vai“, mentre il concorso in se è ideato e organizzato da Altratv.tv in collaborazione con Sole24Ore-Nòva24, TheBlogTV, Università IULM, Eutelsat, Odeon e Movi&Co.

Tanti i premi per ogni categoria in gara, dalle Micro web tv informative a quelle di denuncia o dedicate all’ambiente, agli italiani all’estero, alla promozione del territorio, alle scuole e alle Università, ai giovani e alla memoria dei luoghi e delle comunità (Amarcord e Community). Per scoprire come partecipare ai Teletopi o per avere un’idea dei premi in palio, basta accedere ai canali disposti nel centro dell’home page di Teletopi.tv, che sono: ‘Contest‘, ‘Iscrizioni‘, ‘Note‘, ‘Vincitori 09‘, ‘Giuria 09‘, ‘Messaggi 09‘, ‘Video 09‘, ‘Vincitori 08‘.

Un concorso all’insegna del divertimento, più che della competizione pura, lo stesso nome del sito trova origine nella traduzione di ‘mouse’, ovvero il nostro immancabile strumento di navigazione preferito, ma anche come parodia dei popolari ‘Telegatti’. Teletopi.tv raccoglie metaforicamente le migliaia di antenne digitali sparse nella Rete, come racconta Giampaolo Colletti, fondatore del network (Altratv.tv, Paesechevai.tv e Teletopi.tv), “Piccoli anfratti di video-partecipazione, luoghi in cui ci si informa, si dibatte, si denuncia, ci si arrabbia, ci si contempla”.

Piazze virtuali ribattezzate ‘micro web tv’, nate e cresciute in territori marginali del nostro Paese, non raggiunti dalla banda larga, ma in grado di far nascere comunità digitali vive e dinamiche. Ne sono testimonianza i messaggi lasciati nell’omonimo canale da professionisti dei media e della comunicazione come Irene Pivetti (Learn to be free), Andrea Pezzi (Ovo) o Mauro Lupi
(Ad Maiora).

La stessa grafica del sito è colorata e stilisticamente orientata ad un pubblico giovane o giovanile, che nel sito cerca informazioni utili per iscriversi al concorso, magari dando un’occchiata ai premi, alle ultime news sulla giuria o sulle modalità di svolgimento del contest. Nel canale dedicato ai giudici della rassegna a premi si possono conoscere i volti degli esponenti del mondo della comunicazione, del giornalismo e delle nuove tecnologie che vi fanno parte, mentre selezionando ‘Vincitori’ si possono consultare i video a cui nelle passate edizioni sono stati assegnati i ‘Teletopi’ per le diverse categorie e ora offerti su YouTube.

Il sito non presenta un numero elevato di canali o percorsi da scoprire perché, come detto, è stato pensato come vetrina per il concorso, quindi al suo interno si potranno trovare solo indicazioni, brevi presentazioni, note, comunicati e informazioni sul come iscriversi o sul come partecipare. Non mancano alcuni elementi caratterizzanti la struttura, come i video o le immagini, facilmente accessibili, ma nel complesso con un livello di interazione e di multimedialità piuttosto basso, orientando il visitatore a documenti di testo di non semplice lettura, vista la dimensione dei caratteri scelta che, probabilmente, non facilità la fruizione del materiale a tutti gli utenti.

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Legenda: @ sufficiente; @@ buono; @@@ ottimo