EMI

di |

Gran Bretagna


EMI - logo

Sede
27 Wrights Lane, W8 5SW Londra

Chairman
Eric Nicoli


Chief Financial Officer

Martin Stewart

URL: www.emigroup.com

ATTIVITA’

Casa discografica

ASSETTI

Azionisti

Schroder Investment Management Limited, The Capital Group Companies Inc., Standard Life Investments, AXA S.A., Prudential plc Group, Legal & General Investment Management Ltd, The Goldman Sachs Group Inc.

Partecipazioni

Inghilterra
Chrysalis Records Ltd, EMI Publishing Ltd, EMI Records Ltd, Virgin Records Ltd, EMI Group Finance plc, EMI Group Holdings (UK) Ltd, EMI Group International Holdings Ltd, EMI Group Worldwide Ltd, Virgin Music Group Ltd.

Europa
EMI Music France (Francia); EMI Music Germany GmbH & Co.KG (Germania); EMI Music Italy SpA (Italia); EMI Group Finance (Jersey) Ltd (Jersey).

Mondo
EMI Music Australia Pty Ltd (Australia); Toshiba-EMI Ltd (Giappone); Capitol-EMI Music Inc., Capitol Records Inc., Jobete Music Co. Inc., Priority Records LLC, Virgin Records America Inc., EMI Entertainment World Inc., EMI Group North America Holdings Inc., EMI Group North America INc. (USA).


CRONOLOGIA

1897
A Londra nascono la Gramophone Company e Columbia Phonograph.

1898
Gramophone Company apre una sede in Germania.

1899
Gramophone Company compra la Francis Barraud.

1900
Apre una sede prima in Russia e poi in Australia.

1901
Apre una sede in India.

1902
La Gramophone Company apre una sede in Giappone and record pressing plant in Russia.

1903
Apre una propria divisione in Cina.

1904
La Gramophone Company è quotata sulla London Stock Exchange.

1917
La Columbia Phonograph cambia nome in Columbia Graphophone.

1925
Fonda in Germania la Electrola.

1927
Acquista il controllo della Parlophone.

1931
Gramophone Company si unisce alla sussidiaria inglese della Columbia la Columbia Graphophone: nasce la Electric and Musical Industries, rinominata in seguito EMI.
La EMI apre a Londra il più grande studio di registrazione al mondo.

1952
La EMI viene lanciata come etichetta discografica in America.

1954
Le compagnie discografiche passano dal 78 giri al 45 giri.

1955
EMI acquista la Capitol Records di Los Angeles.

1957
Nasce EMI Records UK.
EMI apre una società in Messico

1961
EMI fonda in Giappone una joint venture con Toshiba: nasce la Toshiba-EMI.

1966
Nasce la Emi italiana, che in seguito assume la denominazione di Emi Music Italy.

1969
EMI compra la Keith Prowse (KPM) Music Publishing.

1973
EMI acquista la Affiliated Music Publishers e fonda la EMI Music Publishing.

1976
EMI Music Publishing rileva la Screen Gems e la Colgems dalla Columbia Pictures Industries.

1979
EMI compra la Liberty/United Artists, che detiene la Blue Note.

1986
HMV Music Retailing diventa una divisione separata.

1989
Acquista SBK Entertainment World, Inc..

1990
EMI rileva la Chrysalis Records
EMI Music Publishing acquista il catalogo di Filmtrax.
EMI entra nel mercato Taiwanese
HMV entra nel mercato australiano, giapponese, statunitense e su quello di Hong Kong.

1992
Rileva la Virgin Music Group.
EMI acquista la Sparrow Records e fonda la EMI Christian Music Group

1994
EMI aumenta, portandola al 55% la propria partecipazione in Toshiba-EMI
Acquista la Intercord, casa discografica indipendente tedesca.

1995
La libreria Dillons viene rilevata dalla HMV.

1996
EMI rileva il 50% della Priority Records.

1997
EMI Music Publishing acquista dalla Motown il 50% della Jobete Music
EMI entra nel mercato libanese, turco e uruguaiano.

1998
Rileva il 50% della Priority Records che ancora non detiene. Dopo questa operazione EMI ne controlla il 100%.
EMI entra nel mercato boliviano, peruviano e in quello dell’Ecuador e del Paraguay.

1999
EMI Music Publishing acquista 40,000 titoli dal catalogo della Windswept Pacific.
Compra il 51% della Hit & Run Music Publishing.

2002
HMV Group è quotata sulla London Stock Exchange.
EMI acquista Mute.
(Ottobre) EMI Group insieme ad altre 4 case discografiche (Universal Music Group, Sony Music, Warner Music Group, e BMG Music Group), è stata multata negli Usa per aver aumentato illegalmente il prezzo dei cd.

2003
(24 aprile) Annuncia di aver concluso un accordo per il lancio del più importante catalogo europeo di brani musicali, che verrà messo in Internet. EMI metterà on line 140.000 canzoni, che potranno essere scaricate a pagamento da 20 siti web.
(Maggio) La Consommation logement et cadre de vie (CLCV), associazione per la tutela dei consumatori denuncia al Tribunal de Grande Instance di Nanterre la EMI per non aver comunicato ai consumatori che il nuovo dispositivo antipirateria non permette la lettura del CD su molti computer, lettori DVD e walkman. Il tribunale ha imposto alla casa discografica di apporre sul retro della copertina la dicitura “attenzione, questo CD non può essere letto su tutti i lettori o autoradio”.
(1 luglio) La casa discografica inglese è stata condannata dal Tribunal de Grande Instance di Nanterre, per “inganno sull’attitudine all’impiego”. Il tribunale ha imposto alla casa discografica di apporre sul retro della copertina la dicitura “attenzione, questo CD non può essere letto su tutti i lettori o autoradio”.
(24 settembre) Annuncia di aver riaperto le trattative con Time Warner, in vista di un’eventuale fusione con la divisione musica del Gruppo americano. “Le discussioni sono ancora a uno stadio preliminare”, ha precisato EMI in un comunicato, “non è detto che le trattative portino a un accordo accettabile per le parti”.
(21 novembre) Il Consiglio d’amministrazione di Time Warner respinge l’offerta presentata dalla EMI, per sua divisione musicale Warner Music.

2004
(22 marzo) Lancia insieme a StarHub un sito di vendita di musica online a Singapore e annuncia progetti d’apertura di altri siti in Asia.
(16 aprile) Mette a disposizione di Wippit.com, distributore digitale di musica,parte del suo repertorio.
(22 aprile) La divisione italiana Emi Music Publishing Italia ha stretto un accordo con Minus Habens, etichetta discografica barese. In base ai termini dell’accordo Emi si occuperà della gestione editoriale del catalogo e di tutte le produzioni dell’etichetta barese.
(15 giugno) Annuncia che sta sperimentando negli USA il DualDisc, disco che può essere letto sia dai lettori DVD che dai tradizionali lettori CD.
(21 giugno) Riprende con Warner i negoziati per un’eventuale fusione delle due società. I negoziati erano stai interrotti lo scorso novembre.
(Agosto) Lancia Video Jukebox, servizio di video musicali per cellulari.
(26 agosto) Annuncia insieme a Sony BMG, Universal Music Group e Warner Music Group che entro la fine dell’anno i DualDisc – dischi ottici metà CD e metà DVD – entreranno in commercio.
(Ottobre) Hutchison Whampoa firma un accordo con EMI per portare sui telefonini del propri abbonati il servizio di download di video musicali.
(8 novembre) Annuncia di aver scelto Share!, la piattaforma di Interoute (provider di telecomunicazioni) in grado di consentire ai professionisti del settore la distribuzione controllata e sicura di musica digitale in rete, per tutelare le proprie pre-release musicali.
(20 dicembre) Annuncia insieme a Sony-BMG che le due società uniranno gli sforzi nel campo dei nuovi prodotti digitali e nelle piattaforme distributive nel Nord America. L’alleanza fra le due società coprirà i nuovi formati fisici per la distribuzione di suonerie e video digitali tra i quali il DualDisc. I termini finanziari dell’accordo non sono stati resi noti.

2005
(10 gennaio) Sceglie Share!, la piattaforma di Interoute in grado di consentire ai professionisti del settore la distribuzione controllata e sicura di musica digitale in rete, per tutelare le proprie pre-release musical.
(5 maggio) Sigla un accordo con Snocap, società specializzata in soluzioni tecnologiche che sta lavorando alla creazione di una rete di scambio di musica legale attraverso il sistema peer-to-peer. I termini del contratto con EMI non sono stati resi noti.
(6 giugno) Stringe un accordo con Melodeo, il provider di musica per cellulari di Seattle, per rendere disponibile lo scaricamento di 200.000 interi brani musicali agli utenti di cellulare di tutta Europa.
(1 agosto) Firma un accordo 3 UK in base al quale i clienti di 3 UK potranno accedere a tutti gli artisti di cui Emi Music UK ha i diritti per i telefonini.
(Settembre) MusicGiants firma accordi di licenza con EMI Group, Sony BMG, Vivendi Universal e Warner Music per il suo servizio di download commerciale, che dice essere il primo che offre file musicali nel formato “lossless” Windows Media Audio di Microsoft.

2006
(Gennaio) Un’associazione di consumatori ha chiesto a EMI Group Plc di accettare di sottoporre a test la sua tecnologia anti-pirateria, alla luce di una controversia che ha creato problemi a BMG su difetti che compromettevano la sicurezza nei suoi cd copy-protected.
(23 gennaio) Raggiunge un accordo con il P2p legale di Bertlesmann, grazie al quale fornirà 300 mila tracce musicali al servizio europeo Gnab, sviluppato dalla divisione Arvato di Bertelsmann.
(28 aprile) EMI Music Publishing ha stretto un accordo con Skype per l’utilizzo del catologo della major americana per download, servizi di abbonamento e suonerie per tutto il mondo, per il nuovo servizio online che Spype lancerà a breve.
(3 maggio) Annuncia che Warner Music Group ha respinto il terzo tentativo in oltre cinque anni di fondere le due etichette musicali. Emi aveva offerto 28,5 dollari per ogni azione di WMG, in una combinazione di contanti e azioni Emi.
(6 maggio) Forma insieme ad altre 10 società (Sony BMG, Warner Music Group, Universal Music Group, Apple, Microsoft e RealNetworks) una nuova organizzazione chiamata DDEX, ovvero Digital Data Exchange. L’organizzazione si prefigge unificare e standardizzare le informazioni relative alla vendita online della musica digitale. La standardizzazione dei dati di vendita aiuterà ad avere un quadro molto più preciso relativamente alle quote di mercato dei diversi protagonisti in campo.
(8 maggio) Insieme a Warner Music Group, Universal Music Group e Sony BMG rinnova con Apple i contratti per ciò che concerne la vendita di brani musicali attraverso il servizio iTunes Music Store di Apple. I contratti sono nuovamente siglati per un costo di 99 centesimi di dollaro per brano ma non sono state rilasciate informazioni sulla durata dei nuovi accordi.
(23 maggio) Al Festival internazionale del cinema di Cannes è stata approvata la Carta europea del film online. Il documento è stato elaborato congiuntamente, sotto l’egida della Commissione europea. La Carta individua le condizioni che i fornitori di contenuti e infrastrutture devono soddisfare per assicurare il successo commerciale dei servizi cinematografici online e servirà come riferimento per futuri accordi commerciali e per una più ampia politica sui contenuti online della Commissione europea. I firmatari della Carta europea sono BBC, Belgacom, CNC, Constantin Film AG, Emi, Fastweb, France Télécom, Gaumont, On Demand Group, Sacd. Tele2 Ab, Telecom Italia Media, Thomson, Time Warner, Tiscali, Uk Film Council, Vivendi Universal e Zentropa Productions.
(6 giugno) Firma con QTrax, sito di download gratuito, un accordo in base al quale metterà il proprio catalogo musicale a disposizione della rete di file-sharing di Qtrax. I termini finanziari della partnership non sono ancora stati svelati. La versione gratuita di Qtrax permette agli utenti di scaricare le canzoni nel formato .mpq e di suonarle.
(28 giugno) Rigetta l’offerta d’acquisto del valore di 2,5 miliardi di sterline presentata da Warner Music Group. EMI ha giudicato l’offerta del gruppo statunitense “non congrua”. Nel dettaglio, Warner Music ha offerto 320 pence per ogni azione EMI.
(27 luglio) La Federazione internazionale dell’industria fonografica (IFPI) ha reso noto che Kazaa, in base ad un accordo, pagherà a Universal Music, Sony BMG, EMI e Warner Music più di 100 milioni di dollari e si è impegna a diventare “legale”.
Warner Music ed Emi ritirano le offerte incrociate che le due società avevano presentato l’una sull’altra.
(5 settembre) Annuncia che la sua controllata EMI Music Publishing ha firmato un accordo con SpiralFrog, nuovo servizio di musica su Internet che sarà lanciato entro la fine del 2006, in base al quale il sito di musica online offrirà il catalogo musicale di Emi negli Stati Uniti.
(12 settembre) La sua controllata EMI Music ha annunciato insieme a T-Mobile che le società testeranno un servizio video supportato dalla pubblicità per gli utenti di telefonia mobile. Emi Music fornirà video musicali e il test di T-Mobile includerà anche notizie, sport e altri programmi video. T-Mobile non ha svelato gli altri partner del test. Le pubblicità che faranno parte del test includono General Motors, Coca-Cola, Gillette ed Nike.
(26 ottobre) Stringe con Archos un accordo per produrre player multimediali con cinque ore di contenuti audiovisivi dei Depeche Mode e le Greatest Hits della band britannica. I lettori verranno lanciati sul mercato il 13 novembre.

2007
(16 gennaio) Annuncia che lancerà in collaborazione con Baidu un servizio di musica online in Cina. Il servizio fornirà musica online gratis, ma si tratterà soltanto di musica in lingua cinese che gli utenti potranno ascoltare ma non scaricare.

DATI ECONOMICI E FINANZIARI

EMI Group*

2005

2004

Ricavi

1,942.8

2,120.7

EBITDA

256.8

284.3

Risultato operativo 232.9 249.3
Utile d’esercizio (perdita) 55.4 (71.3)

Debito netto

829.5

748.7

*I valori sono riportati in milioni di sterline

Ricavi per area di business*

2005

2004

EMI Music

1,542.1

1,722.8

EMI Publishing 400.7 397.9

Totale

1,942.8

2,120.7

*I valori sono riportati in milioni di sterline

Ricavi per area geografica*

2005

2004

Gran Bretagna

305.8

308.6

Resto d’Europa 618.1 651.1

Nord America

574.9

671.9

America Latina

55.8

44.6

Asia Pacifico

365.2

423.6

Resto del mondo

23.0

20.9

Totale

1,942.8

2,120.7

*I valori sono riportati in milioni di sterline