New journalism

di di Marco Pratellesi |

Dalla crisi della stampa al giornalismo di tutti

BIBLIOTECH


New journalism

Bruno Mondadori Editore

Pubblicato: 14 novembre 2013

Pagine: 272

ISBN: 9788861597006

Prezzo: 21,00

 

Dopo un decennio di sperimentazione, un nuovo protagonista si è imposto nel sistema dei media: il giornalismo online. Non è possibile oggi fare informazione senza tenere conto di quanto avviene nella rete: notizie in tempo reale, aggiornamenti continui, approfondimenti, interattività con i lettori, contenuti multimediali, sono concetti e comportamenti ormai assimilati da giornalisti e dal nuovo pubblico di fruitori che si è formato con il web.

 

Il fenomeno dei blog, il “Citizen Journalism“, Wikipedia, YouTube, MySpace non sono fenomeni passeggeri, ma parte integrante di un processo irreversibile nel mondo della comunicazione. La questione non è riconoscere l’esistenza, la qualità e la dignità professionale del giornalismo online, quanto capire come e quanto il nuovo giornalismo abbia contaminato e influenzato i saperi e le routine della professione nel suo insieme, imponendo nuove regole e una nuova organizzazione del lavoro. Il processo di integrazione dei saperi, dei linguaggi, dei giornalismi non sarà né semplice né breve.

 

Questo manuale vuole dare un contributo di riflessione su come si può fare giornalismo sfruttando tutte le potenzialità dei nuovi media, ma anche aiutare a focalizzare le nuove regole e raccontare come è cambiato e sta cambiando il giornalismo dopo internet. Nella convinzione che le profonde trasformazioni in atto abbiano aperto la strada per un nuovo giornalismo. L’età dell’oro non esiste. Ma questo è un buon momento per fare il giornalista.

 

Marco Pratellesi, titolare dell’insegnamento di Teoria e Tecnica dei Nuovi Media all’Università di Siena, si occupa di giornalismo online dal 1997. Dopo aver lanciato e diretto i giornali online del gruppo Riffeser Monti (La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno), dal 2002 al 2010 è stato responsabile dell’edizione online del Corriere della Sera, per il quale ha curato anche un blog. È stato direttore editoriale digital a Condé Nast. Nel 2013 ha co-fondato la piattaforma di aggregazione social Italia 2013, dedicata alle elezioni politiche. Ha lavorato inoltre al Ponte di Calamandrei, Paese Sera e La Voce di Indro Montanelli. Cura un blog per Vanity Fair. Nel 1997 ha vinto il premio Cronista dell’Anno per un’inchiesta sul riciclaggio di denaro sporco.

 

Flavio Fabbri