Contro il colonialismo digitale

di di Roberto Casati |

Istruzioni per continuare a leggere

BIBLIOTECH


Contro il colonialismo digitale

Laterza Editore

Pubblicato: maggio 2013

Pagine: 130

ISBN: 9788858107317

Prezzo: 15,00

 

«Il libro di carta è morto». Non è vero. Ma la lettura è stata rubata. Dobbiamo ora capire quali conseguenze ci sono per chi legge, e come fare per riconquistarla.

 

Chi scrive, produce, vende, legge e fa leggere libri oggi si pone mille domande: l’accelerazione tecnologica sta rendendo obsoleto il libro di carta? Uccide l’idea stessa di libro? E cosa accade nella scuola? Ad esempio, bisogna far acquistare alla propria scuola un tablet per ogni alunno? Le discussioni sono concitate, intervengono ministri affrettati e coloni digitali zelanti pronti a sostenere qualsiasi novità tecnologica.

 

Fioccano le immagini di una nuova generazione a suo agio con lo schermo tattile e l’indice sfiorante, che se pur sarà refrattaria alla lettura avrebbe nuove competenze digitali, tra le quali la capacità di navigare distribuendo l’attenzione su molti schermi.

 

Questo libro sostiene alcune tesi controverse (ma anche di buon senso): che i cosiddetti nativi digitali non esistono e che se veramente esistessero la scuola farebbe meglio ad aiutarli a guardare fuori degli schermi; che non c’è un sostituto elettronico dell’insegnante; e soprattutto che il libro di carta sarà pure a rischio commerciale a causa del suo cugino elettronico, ma è assolutamente insostituibile dal punto di vista cognitivo, perché protegge e non aggredisce la nostra risorsa mentale più preziosa: l’attenzione.

(Note a cura dell’editore)

 

Roberto Casati, è direttore di ricerca del CNRS all’Institut Nicod a Parigi. Autore di molti lavori specialistici, collabora da anni all’inserto domenicale del “Sole 24 Ore”. Tra le sue pubblicazioni, Buchi e altre superficialità (con A.C. Varzi, Garzanti 20022) e Il pianeta dove scomparivano le cose (con A.C. Varzi, Einaudi 2006).

 

Flavio Fabbri