Nuove sfide per città antiche

di di Serena Viola |

Prosperità, innovazione tecnologica e bellezza

BIBLIOTECH


Nuove sfide per città antiche

Liguori Editore

Pubblicato: maggio 2013

Pagine: 164

ISBN: 9788820760366

Prezzo: 14,99

 

Radicali trasformazioni economiche e sociali interessano il tessuto insediativo nelle città occidentali, contribuendo, negli ultimi decenni, in modo significativo al degrado e all’obsolescenza degli spazi pubblici. Alle soglie del terzo millennio, la città costituisce un sistema complesso, dinamico e adattivo, fondamentale nella competizione globale, fonte, oltre che di opportunità, anche di contraddizioni, con la compresenza spesso di elementi di eccellenza accanto ad aree di elevato degrado fisico, ambientale e socio-economico.

 

Nella attuale congiuntura di crisi economica, quando la salvaguardia dei sistemi insediativi perde la priorità nelle politiche di investimento, la ricerca scientifica è chiamata a fungere da stimolo per le comunità, non solo per proteggere i beni materiali, ma per promuovere il senso di continuità e identità. Restituire qualità agli spazi interessati da processi degenerativi, è il focus del libro che adottando un approccio interscalare e interdisciplinare, affida al processo tecnologico la relazione tra identità pregresse e advenienza.

 

Nell’arco dell’ultimo decennio, le municipalità italiane sono state impegnate nel restituire nuove qualità a pochi luoghi significativi per dimensione, posizione, funzioni. Mentre la città tende nel complesso a perdere identità e a subire un lento dilavamento delle qualità endogene sedimentate, l’attenzione istituzionale e i finanziamenti, si concentrano intorno a rari episodi, resi significativi, dai ruoli che assumono all’interno delle dinamiche urbane.

 

In un quadro di generale assenza di sviluppo, le città sono poste di fronte all’impellente istanza di delineare nuovi scenari di prosperità.

(Dalla quarta di copertina)

 

Serena Viola, architetto, dottore di ricerca, è ricercatore confermato di Tecnologia dell’Architettura presso l’Università di Napoli Federico II. Svolge attività di ricerca e didattica sui temi della tutela attiva per i sistemi insediativi antichi, orientando la produzione scientifica sulle tecnologie per il recupero. Ha coordinato le attività di progettazione per la messa a punto di un prototipo di “Cantiere verticale per il recupero edilizio”, selezionato tra le testimonianze di eccellenza tecnologica del nostro paese, all’interno dell’iniziativa Italia degli Innovatori promossa a Shanghai nel 2010, in occasione dell’Esposizione Universale.

 

Flavio Fabbri