Eserciti di carta

di di Ferdinando Giugliano e John Lloyd |

Come si fa informazione in Italia

BIBLIOTECH


Eserciti di carta

Feltrinelli Editore

Pubblicato: maggio 2013

Pagine: 288

ISBN: 9788807172502

Prezzo: 18,00

 

“Non esistono ‘mani pulite’ nel giornalismo. Il mondo della stampa è, sempre e comunque, pieno di compromessi. Ma è importante chiedersi quand’è che questi compromessi finiscano con l’impedire ai giornalisti di svolgere la loro missione più importante: essere guardiani della verità, sorveglianti del potere politico ed economico e latori delle informazioni e delle analisi che permettono ai lettori e ai telespettatori di diventare cittadini consapevoli“.

 

Lo stato di salute del giornalismo italiano è una delle questioni più dibattute degli ultimi anni. Lo scontro intorno alla figura di Silvio Berlusconi ha portato la discussione su quale debba essere il ruolo della stampa a un tale livello di animosità e litigiosità da rendere pressoché impossibile qualsiasi tipo di analisi obiettiva e imparziale.

 

Ferdinando Giugliano e John Lloyd, due giornalisti del “Financial Times”, hanno cercato di compiere l’operazione più difficile: esaminare con distacco, profondità e competenza il panorama del nostro giornalismo, tracciandone la cartografia e provando a individuarne i pregi, i problemi, le tare ereditarie e le prospettive di cambiamento.

Vista dall’estero, l’informazione italiana sembra fondata sul presupposto che l’obiettività e l’equidistanza non siano possibili, che la neutralità rispetto a interessi e fazioni politiche sia irraggiungibile e che i giornalisti non possano evitare di assumere posizioni di parte. Ma è davvero così? Televisione, carta stampata e siti internet di informazione sfornano solo notizie condite con opinioni? Come funziona l’informazione in Italia?

 

Unendo la loro esperienza da giornalisti, il distacco di chi osserva da lontano e un puntiglioso lavoro di ricerca, fatto di decine d’interviste ai protagonisti del nostro giornalismo (da Ezio Mauro a Vittorio Feltri, da Marco Travaglio ad Augusto Minzolini), Giugliano e Lloyd riescono a collocare la questione al di sopra dell’usurato dibattito sul regime berlusconiano e sull’informazione asservita, andando a illuminare le caratteristiche – e i vizi – di fondo del giornalismo italiano.

(Nota a cura dell’editore)

 

Ferdinando Giugliano, dopo un dottorato all’Università di Oxford, è diventato editorialista per il “Financial Times”. Ha ventisette anni e questo è il suo primo libro.

 

John Lloyd, scrive per il “Financial Times” e collabora con “la Repubblica”. Ha contribuito a fondare il Reuters Institute for the Study of Journalism all’Università di Oxford, dove è Director of Journalism.

 

Flavio Fabbri