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Partito Digitale

BIBLIOTECH


Mimesis Editore

Pubblicato: luglio 2012

Pagine: 126

ISBN: 8857511733

Prezzo: 10,00

 

I computer, i telefonini e le loro reti hanno trasformato lo scenario mediale nel quale si fa politica. Questi nuovi mezzi di comunicazione hanno cambiato il rapporto tra i politici e i loro elettori. Hanno cambiato le modalità della loro relazione reciproca e della loro comunicazione.

 

Come il Partito Democratico deve comunicare al tempo del web 2.0? Inoltre, il web è stato al centro di molte campagne elettorali (Dean e Obama) e protagonista in molte mobilitazioni (dalle banlieues parigine all’onda verde iraniana, dalle rivolte della primavera araba alle piazze degli indignados) offrendo piattaforme organizzative utili ad agire in una mixed reality, una realtà di mezzo tra spazio dei luoghi e spazio dei flussi. Dopo tante discussioni sul partito liquido, come il Partito Democratico può riorganizzarsi avvalendosi del contributo dei nuovi media?

 

L’attenzione ai nuovi media, alla loro sostanza e alla loro forma, però non comporta solo un cambiamento dei mezzi e degli stili di comunicazione adottati dai partiti e dai politici. Né basta cogliere il loro contributo di tipo organizzativo. Fermarsi solo a questi cambiamenti significa non andare al di là di un mero approccio strumentale. Invece, comprenderne le dinamiche e la filosofia può significare un ripensamento complessivo della politica e dei partiti.

 

Questo perché attraverso la vita online si esprimono soggettività e bisogni di cui sinora la politica istituzionale non si è fatta carico. Può il Partito Democratico ripartire da queste nuove soggettività e nuovi bisogni?

(Dalla quarta di copertina)

 

Giuseppe Civati (Monza, 1975), è dottore di ricerca in filosofia, ha studiato tra Milano, Firenze e Barcellona. Consigliere regionale della Lombardia, è membro della direzione nazionale del PD e responsabile del Forum Nuovi linguaggi, nuove culture.

 

Antonio Tursi (Cosenza, 1978), è dottore di ricerca in teoria della comunicazione, ha studiato e insegnato in varie università italiane e straniere. Tra le sue pubblicazioni: Dopo la democrazia? e Politica 2.0. Cura la rubrica nonsolocyber per L’Espresso.

 

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