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Contro Steve Jobs

BIBLIOTECH


Codice Editore

Pubblicato: maggio 2012

Pagine: 104

ISBN: 8875783242

Prezzo: 6,90

 

Sono dieci anni che la Apple colleziona un successo dopo l’altro. La società di Cupertino ha portato nelle case di milioni di persone non solo una tecnologia, ma anche uno stile di vita. Chi compra un MacBook, un iPad, un iPhone non sta solo comprando un computer, un tablet o uno smartphone; sta dichiarando un’appartenenza. Sta dicendo qualcosa di sé. Ma cosa c’è dietro questo successo? Cosa è riuscito a fare Steve Jobs che non sono riusciti a fare gli altri imprenditori?

 

Evgeny Morozov, l’enfant terrible del web, ha affilato la sua penna, ha preso un bel respiro, e si è buttato a testa bassa contro i ritratti agiografici dedicati a Jobs che in questi ultimi mesi hanno popolato le librerie e internet. Un’analisi caustica e illuminante sul “miracolo Apple“.

 

La domanda a questo punto sorge spontanea: Steve Jobs è stato un filosofo che ha cercato di cambiare il mondo, oppure è stato un genio del marketing, capace di trasformare una normale azienda produttrice di computer nell’oggetto di una vera e propria venerazione, mentre era indaffarato a regolare i conti con il passato e a nutrire il suo gigantesco ego?”

(Nota a cura dell’editore)

 

Evgeny Morozov, giornalista ed esperto di geopolitica, è nato in Bielorussia, la nazione dove sopravvive l’ultimo dittatore europeo, Alexander Lukashenko. Ha fatto parte di organizzazioni non governative che promuovevano la democrazia nell’Europa orientale, per entrare poi nella Open Net Initiative, associazione che difende la libertà di espressione attraverso internet. Svolge attività di ricerca a Stanford, e scrive per “Foreign Policy”, “Wall Street Journal”, “Financial Times”, “The Economist” e “Washington Post”.

 

 

Flavio Fabbri

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