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Comunicazione 3.0

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Conversazione con Zygmunt Bauman 


Logo Fausto Lupetti Editore

Pubblicato: dicembre 2011

Pagine: 150

ISBN: 8895962221

Prezzo: 16,00

 

«La rivoluzione c’è, ma è una rivoluzione senza rivoluzionari, senza partiti rivoluzionari e senza programmi rivoluzionari. Le rivoluzioni “vecchio stile” consistevano nell’assalire i palazzi del Governo. Oggi non c’è alcun palazzo da assediare. La rivoluzione attuale ha una natura differente. Non è qualcosa che stiamo facendo, ma è qualcosa che ci sta capitando»

Zygmunt Bauman

 

Contaminazione. Ibridazione. Cortocircuiti. Sono alcune delle parole chiave che percorrono come un filo rosso le pagine di questo testo. Un percorso personalissimo di riflessione, tra spunti teorici e casi concreti, arricchito dalle voci e le testimonianze di alcuni interpreti e protagonisti della rivoluzione in corso nel mondo della comunicazione.

 

Su tutti, la voce di Zygmunt Bauman nella “Conversazione” che apre il volume, suggerendone e anticipandone alcune linee di sviluppo. A partire da una serie di best practices nazionali e internazionali, il libro intreccia problemi strategici e interpretazioni del presente, esempi pratici e proposte di sviluppo, muovendosi tra le molteplici dimensioni territoriali che oggi la comunicazione si trova a dover attraversare.

 

Un viaggio volutamente nomade, alla ricerca di un nuovo “esperanto della comunicazione“, che sappia ibridare non solo linguaggi e strumenti, ma soprattutto logiche e visioni: progetti visionari che recuperano modalità espressive “antiche”, come il passaparola; il civic engagement e i modelli bottom-up come chiave di volta per la costruzione di nuove strategie comunicative partecipate.

 

Il tutto, all’insegna di una spinta rivoluzionaria che oggi è a tutti evidente, ma che potrà portare davvero i suoi frutti solo se gestita secondo il principio dell’integrazione. E riconoscendo alla comunicazione il ruolo, tutt’altro che secondario, che può giocare in questo processo.

(Nota a cura dell’editore)

 

Franco Pomilio, è presidente dell’agenzia di comunicazione integrata Pomilio Blumm ed appartiene a una famiglia di imprenditori creativi attiva già all’inizio del ‘900. Formatosi presso il Royal College of Art di Londra e la Parsons School of Design di New York, ha conseguito specializzazioni presso la Harvard University-Graduate School of Design, il Mit di Boston e l’Insead di Singapore. Tra i fondatori del network indipendente TAC e del progetto The Bridge, ha ricoperto per Confindustria la carica di presidente del Comitato Mezzogiorno dei Giovani imprenditori e direttore della rivista nazionale “Quale Impresa”. Chairman dell’International Communication Summit, è oggi uno membro attivo dell’associazione imprenditoriale Assafrica & Mediterraneo.

 

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