Steve Jobs

di di Federico Mello |

Affamati e folli

BIBLIOTECH


Steve Jobs

Aliberti Editore
Pubblicato: ottobre 2011
Pagine: 264
ISBN: 8874247929
Prezzo: e 18,00

«Il vostro tempo è limitato, quindi per favore non sprecatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare dai dogmi, non vivete seguendo le tracce dei pensieri altrui. Non lasciate che il rumore delle opinioni degli altri sovrasti la vostra voce interiore. E soprattutto: abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. Loro in qualche modo sanno che cosa volete diventare veramente. Tutto il resto è secondario», Steve Jobs.

Il 5 ottobre del 2011, a cinquantasei anni, Steve Jobs se ne è andato. La notizia, comunicata da Apple, ha fatto istantaneamente il giro del mondo. Perché Jobs non era solo il volto principale di una delle più grandi aziende del pianeta, ma l’uomo che con le sue idee e il suo spirito commerciale ha rivoluzionato tanti aspetti della nostra quotidianità e del nostro rapporto con la tecnologia.

Questo libro è più di una biografia: è un viaggio dentro una rivoluzione, quella rivoluzione informatica che ha permesso all’umanità di fare un passo avanti. Steve Jobs ne è stato l’interprete più noto e più carismatico; ma questa è una storia affollata di inventori, pionieri, sognatori hippie e nerd smanettoni. È l’epopea di una regione, la Silicon Valley, da cui si è sprigionata l’onda creativa che ha cambiato il mondo.

Questo libro è più di una ricostruzione storica: è l’approfondimento del testamento lasciato da Steve Jobs nel 2005 agli studenti di Stanford. Una riflessione sulla vita e la morte, un insegnamento da tenere a mente per vivere al meglio ogni singolo giorno e, magari, lasciare il segno nella storia.
(Dalla quarta di copertina)

Federico Mello, è un giornalista del «Fatto Quotidiano». Nel 2005 si fa conoscere come blogger, e nel 2007 pubblica online un pamphlet intitolato L’Italia spiegata a mio nonno, che diventa un caso su internet ed esce pochi mesi dopo per Mondadori. Senza farsi mancare una pausa (obbligata) in un call center, nel 2008 viene chiamato da Michele Santoro nella redazione di Annozero. Passa poi al «Fatto Quotidiano» dove, fin dal primo giorno, cura la seguitissima pagina Mondo Web, dedicata all’universo della Rete, dell’innovazione e delle culture emergenti. Nel 2010 ha pubblicato per Aliberti editore Viola, una riflessione sull’attivismo politico ai tempi di Facebook.