Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi

di di Ernesto Calvanese |

La rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico

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Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi

Franco Angeli Editore
Pubblicato: settembre 2011
Pagine: 208
ISBN: 8856840131
Prezzo: 24,00

Non c’è giorno nel quale non si parli a livello mediatico di immigrazione, e non c’è giorno nel quale non si faccia cenno al pericolo, alla criminalità, all’allarme sociale, al semplice fastidio che a questa tematica si correlano, in modo si direbbe ineluttabile e deterministico.

Questo è quanto principalmente emerge dalla ricerca effettuata negli anni 2005-2008 su tre testate nazionali “Corriere della Sera“, “Il Giornale“, “La Repubblica“, che hanno evidenziato come di stranieri si parli esclusivamente in termini di conflittualità e di problematicità, anche quando sono stati proposti articoli non direttamente incentrati sulla loro delittuosità. I temi costanti sono il binomio straniero-criminalità, la pericolosità sociale dei migranti, il controllo, la giustizia e le misure preventive e penalmente repressive.

La ricerca sulle tre testate ha evidenziato, nel raffronto con la divulgazione dei reati messi in atto da italiani un grave squilibrio, nel senso di una rappresentazione pressoché globale della delittuosità degli stranieri (sotto-rappresentata al 3,47%), rispetto ad una sotto-rappresentazione della criminalità autoctona pari al 30,61% in meno rispetto ai dati statistici ufficiali. E l’omissione vale quanto una sovra-rappresentazione, in una realtà virtuale la cui “conoscenza” dipende quasi globalmente dai media. Da questo continuo “martellamento” di notizie non può non derivare il consolidarsi dello stereotipo attinente alla minaccia degli stranieri.
(Dalla quarta di copertina)

Ernesto Calvanese, è docente di Criminologia presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano. Criminologo clinico e psicologo, è stato membro esperto dei Tribunali di Sorveglianza di Milano (1979-1986) e di Brescia (1986-1992). E’ autore di circa 80 pubblicazioni in materia criminologica, molte delle quali in tema di percezione sociale nei riguardi delle condotte devianti e criminali.