PsychoTech, il punto di non ritorno

di di Antonio Teti |

La tecnologia che controlla la mente

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PsychoTech, il punto di non ritorno

Springer Editore
Pubblicato. Maggio 2011
Pagine: 237
ISBN: 8847018143
Prezzo: 25,00

Quella fino ad alcuni anni fa poteva apparire semplicemente come una visione, oggi appare come una possibile concreta realizzazione: la nascita di una società virtuale attiva, partorita nel cyberspazio, che sarà destinata ad integrarsi perfettamente con quella reale. Quindi non più mondi paralleli differenti (reale e virtuale) ma scenari psicofisici differenti, che si fondono e si completano in funzione delle interazioni che si attivano in una successione di eventi. Insomma la nascita di un mondo sociale più esteso e diversificato, in cui si sviluppano e si amplificano anche le potenzialità e le applicazioni della mente dell’uomo. Tuttavia la possibilità che si concretizzi questo nuovo scenario cybersociale in cui la psiche dell’individuo può assumere un ruolo decisivo, pone l’uomo come mai fino ad ora, di fronte ad una serie di inquietanti interrogativi. Innanzitutto cos’è esattamente la mente? E’ davvero possibile ipotizzare che esista un sorta di autonomia di funzionamento tra il cervello e il pensiero? La mente può essere identificata come un elemento sostanziale, teoria secondo la quale viene vista come una identità singola e autonoma, ma che trova nel cervello il proprio fondamento, oppure può essere identificata come un elemento funzionale, teoria che la pone come un intricato complesso di funzioni mentali, non autonome e legate alle funzionamento dal cervello umano? E se la mente non fosse un organo materiale, ma un elemento in grado di manifestare funzioni e potenzialità che vanno al di là del mondo fisico? E infine, è possibile integrare il pensiero dell’uomo nel cyberspazio al punto tale da trasformarlo in un sistema pensante virtuale? Questi sono alcuni dei quesiti che attanagliano filosofi, scienziati, psicologi e tutti gli studiosi che da decenni si confrontano aspramente in quella branca di ricerca e studio identificata come filosofia della mente.

A questi e ad altri interrogativi, tenta di dare una risposta l’ultimo libro di Antonio Teti, noto esperto di informatica dell’Università di Chieti-Pescara nonché autore di molteplici libri sull’Information Technology, dal titolo “PsychoTech, il punto di non ritorno – La tecnologia che controlla la mente“, edito da Springer, la cui prefazione è curata dal celebre Prof. B.J. Fogg, psicologo sperimentale, direttore del Persuasive Technology Lab della Stanford University, e docente nella stessa Università, presso il Dipartimento di Informatica alla School of Education.
Noto in tutto il mondo per le sue ricerche sulle tecnologie di persuasione in rete, Fogg è stato indicato dalla celebre rivista Fortune come uno dei dieci nuovi “Guru” che è importante conoscere. Ha sviluppato la sua attività di ricerca partendo dalla psicologia sperimentale, ma ha focalizzato progressivamente la sua attenzione sull’analisi di come le tecnologie possano essere progettate per influenzare attitudini e comportamenti dell’essere umano. In questo ambito egli ha messo a punto modelli interpretativi in grado di far luce sulla complessità dell’interazione uomo-macchina e di fornire, ad imprese ed organizzazioni, strumenti per progettare servizi/prodotti che sappiano utilizzare tutto il potenziale di questa relazione. In Italia ha pubblicato “Tecnologia della persuasione. L’uso della tecnologia per influenzare le idee e il comportamento” (Apogeo, 2003). Per la Stanford University Press, Fogg ha di recente curato due interessanti studi dedicati alle applicazioni su telefonia mobile, uno dei quali esamina le potenzialità di questi strumenti di comunicazione nell’ambito della prevenzione delle malattie.

Sui contenuti del libro, l’autore ha inoltre asserito “E’ un libro divulgativo, completamente diverso dai precedenti. Ho descritto numerose innovative sperimentazioni, sulla possibilità di integrare la mente e il corpo dell’uomo con alcuni le più moderne tecnologie informatiche disponibili sul mercato. C’è anche una parte molto interessante in cui vengono descritte le metodologie di persuasione delle masse, utilizzabili in Rete. In futuro, nel cyberspazio, la mente dell’individuo somiglierà sempre di più ad un componente di un sistema pensante virtuale, in cui da un punto di vista logico, non sarà più facile distinguere ciò che è umano e ciò che è artificiale. La cybersocietà sarà in grado di produrre cose, ad oggi, impensabili. Tuttavia, al di là di ciò che accadrà nei prossimi decenni, l’essere umano sarà certamente in grado di comprendere meglio il funzionamento della sua mente e di ciò che è realmente in grado di fare”. Lo stesso Fogg, in un passaggio della prefazione, è ancora più inquietante “Noi non saremo più solo carne e ossa, ma carne ed ossa con in più la tecnologia, e vivremo il resto delle nostre esistenze in simbiosi con le potenzialità espresse dalla potenza delle scienze tecnologiche, gestendone il potere“.
(Nota a cura dell’autore)

Antonio Teti, Antonio Teti è laureato in Economia e Management. Al termine del periodo di leva, durante il quale ha ottenuto una Specializzazione in Trasmissioni Radio e Cifratura Dati presso la Scuola Militare delle Trasmissioni dell’Esercito di San Giorgio a Cremano (Na), inizia la sua attività professionale con la Olivetti & C. S.p.a. – Divisione Sistemi di Gestione – e dopo aver sostenuto diverse specializzazioni in Information Technology presso la ELEA Knowledge Integration a Firenze, svolge, per oltre nove anni le mansioni di Programmatore Junior, Senior, Analista Programmatore e Sistemista con la Olivetti System and Network, maturando una rilevante esperienza nel settore del systems engineering e della progettazione di sistemi informativi gestionali, a livello nazionale. Nel 1994 è assunto presso il C.I.R.S. – Centro Informatizzazione, Ricerca e Servizi – dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara.

 

Flavio Fabbri