BIBLIOTECH

 Egea
 Pubblicato: aprile 2011
 Pagine: 256
 ISBN: 8823821422
 Prezzo:  24,00
La maggior parte degli studi di storia sociale della comunicazione prende le mosse dalla fine dell’800, cioè da un’epoca in cui la comunicazione era già comunicazione di massa grazie alla stampa e alla comunicazione elettrica via telegrafo.
Lo scopo del libro è invece quello di andare a ritroso nel tempo, fino ad attribuire alla comunicazione un significato strategico nel cuore dell’intera storia dell’uomo. La costruzione sociale della comunicazione è evidente sin dall’alba dell’homo sapiens, quando le comunità tribali riescono a organizzare la vita intorno alla gestualità e alla parola, e cresce in complessità via via che nuovi mezzi di comunicazione vengono ideati e utilizzati.
 Dai poemi omerici ai Vangeli, dal monachesimo medievale alle strategie di  comunicazione politica di Federico II, dal teatro elisabettiano ai discorsi dei  deputati francesi durante la rivoluzione, dagli emblemi delle corporazioni  medievali alle simbologie della potenza usate da Luigi XIV, il volume racconta  attraverso quali tappe fondamentali l’Occidente sia giunto alle soglie  dell’elettricità, tecnologia che inquadra l’epoca dei mass media. Prima  di essi l’umanità aveva già dietro di sé un’affascinante storia comunicativa.
 (Dalla quarta di copertina)
 Stefano Cristante, insegna Sociologia delle comunicazioni di massa  all’Università degli Studi di Lecce e all’Università di Roma “La Sapienza”. Si  occupa di comunicazione politica e di produzioni culturali, in particolare  giovanili. Ha scritto, tra gli altri, Matusalemme e Peter Pan (1995),  Potere e comunicazione (1999) e Azzardo e conflitto (2001). Ha curato La rivolta dello stile (1983), Media e potere (2000),  Enciclopedia momentanea (2002), Violenza mediata (2003), e l’edizione  italiana di La spirale del silenzio di Elizabeth Noelle-Neumann (2002).  Dirige con Alberto Abruzzese l’Osservatorio di Comunicazione politica  della Università di Roma “La Sapienza” (Ocp).
  


