Julian Assange: l’uomo che fa tremare il mondo

di di Paolo Zelati |

Storia, imprese e opinioni del fondatore di Wikileaks

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Julian Assange: l'uomo che fa tremare il mondo

Barbera editore
Pubblicato: febbraio 2011
Pagine: 256
ISBN: 9788878994508
Prezzo: 13,90

«Voglio creare un nuovo standard: il “giornalismo scientifico”. Infatti, se qualcuno pubblica un saggio sull’analisi del DNA, le migliori pubblicazioni scientifiche chiederanno di poter analizzare i dati sui quali è stata fondata la ricerca in questione in modo da poterla verificare. Bene, questa cosa andrebbe fatta anche nel giornalismo. Infatti, oggi, il potere dell’informazione è gravemente sbilanciato dal fatto che i lettori non possano verificare quello che viene detto loro; tutto ciò, ovviamente, conduce agli abusi».

Julian Assange, deluso dall’esperienza universitaria appena conclusa e, soprattutto, dall’ambiente accademico, arriva alla conclusione che la vera lotta insita nel genere umano non è tra destra e sinistra o tra fede e scienza ma, invece, tra l’individuo e le istituzioni (…).

Praticamente non mangia e dorme ancora meno: è completamente assorbito dal progetto. Una volta creata la struttura sulla carta, Julian si assicura un provider Internet sufficientemente sicuro e in grado di resistere sia ad attacchi informatici che a pressioni di ordine legale: è lo svedese PRQ.se che, tra le altre cose, garantisce il completo anonimato dei propri clienti. Le informazioni passano quindi prima attraverso PRQ per poi essere filtrate a un altro server sicuro in Belgio e, infine, arrivano in altri server di segreta collocazione per essere archiviate. Man mano che il progetto prende corpo, Assange ingaggia dei tecnici altamente qualificati e rigorosamente protetti dall’anonimato (…) L’idea, in pratica, è quella di creare una “versione irrintracciabile” di Wikipedia, nel senso di un sito informativo al quale tutti possono dare il proprio contributo, sulla quale i cittadini di ogni parte del mondo possono pubblicare informazioni e documenti “segreti” atti a mettere in luce «comportamenti non etici di governi, aziende e istituzioni varie» e rimanere protetti dall’anonimato (…).

Lungi dall’essere solo “una creatura di Assange“, WikiLeaks si dimostra ben presto una realtà ramificata, di respiro internazionale e, soprattutto, sempre più “presa sul serio” dai potenti della terra che, non potendo più schernirla o sottovalutarla, devono imparare a convivere con essa o, meglio, per citare Assange, devono imparare “l’arte della trasparenza“. Assange, pur conservando in pubblico quel perfetto sangue freddo che lo ha sempre caratterizzato, si dimostra consapevole di questa continua crescita quando si lascia andare a dichiarazioni di questo tipo: “La gente dovrebbe comprendere che WikiLeaks ha dimostrato di essere la fonte di notizie più attendibile che esista, perché pubblichiamo materiale di fonte primaria e analisi basate su questo materiale di fonte primaria» (…)
(Nota dell’autore)

Paolo Zelati mantovano, giornalista e critico cinematografico, autore di diverse pubblicazioni specialistiche, collabora con numerose riviste, tra cui Nocturno cinema. E’ autore, tra l’altro, di Le donne più cattive di tutti i tempi e Gli uomini più cattivi di tutti i tempi, entrambi editi da Liberamente.

 

 

Flavio Fabbri