Senza Rete

di di Stefano Balassone e Angelo Guglielmi |

Politica e televisione nell’Italia che cambia

BIBLIOTECH


Senza rete

Bompiani
Pubblicato: novembre 2010
Pagine: 140
ISBN: 9788845266461
Prezzo: 9,00

Insistendo nel ruolo di offerta (che non è difficile soddisfare – basta ripetersi) la televisione ha rinunciato al ruolo di proposta, che non significa inseguire ambizioni pedagogiche (questo è il compito della scuola e comunque delle istituzioni preposte) ma comunicare allo spettatore una certa vitalità inducendogli il piacere e la curiosità per se stesso“, Angelo Guglielmi.

Ha un suono strano la parola rete, qui. Quindicianni fa mi parve naturale suggerire a Guglielmi e Balassone, privati per imperio politico del giocattolo psicopolitico rai tre, il titolo ‘senza rete’ per il libro che condensava in racconto ragionato l’avventura cubista di quei sette/otto anni di rete inaudita“, Enrico Ghezzi.

Torna, dopo 15 anni – mentre la Rai è più che mai al centro di polemiche, sfiducie, costrizioni, denunce – il libro testimonianza di Angelo Guglielmi e Stefano Balassone, con una nuova introduzione di Angelo Guglielmi e una postfazione di Enrico Ghezzi. Torna, a ricordarci l’esperimento della Rai Tre degli anni 1987-1994. A ricordarcene la vitalità, le possibilità, l’energia, l’utopia. A farci riflettere su cosa, rispetto a quegli anni, è cambiato.
(Dalla quarta di copertina)

Stefano Balassone, negli anni 1987-1994, ha affiancato Angelo Guglielmi nell’avventura della nuova Rai Tre. Dal 1998 al 2002 è Consigliere di amministrazione della Rai. Dal 2000 è docente di Economia dei media e di Economia e management dello spettacolo all’Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli. È autore di numerosi libri scritti con Angelo Guglielmi e autonomamente di La TV nel mercato globale (2000), Come cavarsela in TV (2001) e Piaceri e poteri della TV (2004).

Angelo Guglielmi, scrittore, critico e dirigente televisivo, è stato tra i fondatori del Gruppo 63 con Umberto Eco e Edoardo Sanguineti. Per anni critico letterario per “L’espresso”, oggi scrive per “La Stampa” e “l’Unità”. Tra i suoi libri: Avanguardia e sperimentalismo (1964), Vero e falso (1968), La letteratura del risparmio (1973), Critica e teoria, con Renato Barilli (1976), Carta stampata (1978), Trent’anni di intolleranza (mia) (1995). Ha inoltre curato le raccolte Vent’anni d’impazienza: antologia della narrativa italiana dal ’46 ad oggi (1965) e Il piacere della letteratura: prosa italiana dagli anni ’70 a oggi (1981). Nel 1995 esce dalla Rai e si trasferisce all’Istituto Luce come amministratore delegato e presidente. Dal 2005 al 2009 è assessore alla Cultura del Comune di Bologna nella Giunta diretta da Cofferati. Per la tv e la Rai ha scritto alcuni libri insieme a Stefano Balassone, tra cui Rai-TV: l’autarchia impossibile (1983), La brutta addormentata TV e dopo (1993), Senza rete (1995). Per Bompiani ha appena pubblicato il saggio Il romanzo e la realtà (2010).
 

 

Flavio Fabbri