Contratti informatici, telematici e virtuali

di di Emilio Tosi (Professore Aggregato di Diritto Privato Università di Milano Bicocca - Managing Partner Tosi & Partners High Tech Legal) |

Nuove forme e procedimenti formativi

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Contratti informatici, telematici e virtuali

Giuffrè Editore
Pubblicato: novembre 2010
Pagine: 374
ISBN: 9788814152696
Prezzo: 39,00

Nell’ormai lontano 1993, in uno studio monografico dal titolo “I contratti di informatica. Tipi contrattuali, formazione e responsabilità‘, si segnalava l’emersione — a livello dottrinale e giurisprudenziale — della categoria dei contratti ad oggetto informatico, tema ancora attuale che verrà ripreso e aggiornato in un prossimo studio sempre per la Collana Diritto delle Nuove Tecnologie.
Già allora l’Electronic Data Interchange (EDI) — che consentiva lo scambio di dichiarazioni negoziali elettroniche nell’ambito ristretto ad un segmento di mercato qualificato, prevalentemente bancario e di gruppi industriali medio-grandi — lasciava intuire la rilevanza del contratto telematico e dei temi correlati delle forme e dei procedimenti formativi, mutati dall’utilizzo di nuovi mezzi di comunicazione.

Nel frattempo, esplodeva il fenomeno di massa dell’utilizzo del world wide web di Internet e del commercio elettronico che riverberava i suoi rilevanti effetti non solo sul piano politico, sociale ed economico, ma anche giuridico, mettendo alla prova diverse generazioni di giuristi sui temi classici del diritto contrattuale e della responsabilità civile.
Nel 2003 le raccolte di studi “Commercio elettronico e servizi della società dell’informazione‘ e “I problemi giuridici di Internet. Dall’e-commerce all’eBusiness‘ approfondivano i nuovi temi in prospettiva interdisciplinare e comparatistica.
Nel 2005, in uno studio monografico dal titolo “Il contratto virtuale. Procedimenti formativi e forme negoziali tra tipicità e atipicità‘ si dava conto di tale rivoluzione, sotto il profilo civilistico, ricostruendo la nuova categoria contrattuale e analizzando le più significative interferenze formali e procedimentali.

Nel 2006, nello studio “Diritto Privato dell’Informatica e di Internet’, per questa Collana, si registrava il consolidamento della nuova disciplina nella prospettiva di analisi della classica tripartizione: i beni giuridici, i contratti, le responsabilità.
Con il presente studio si vuole dare atto compiutamente, tenendo conto degli aggiornamenti normativi, nel frattempo, intervenuti, della rilevanza della categoria dei contratti accomunati dall’utilizzo delle forme informatiche-telematiche e dalla formazione informatica-telematica — i contratti informatici, telematici e virtuali — in una prospettiva di carattere sistematico.
Contratti che per l’oggetto, la forma, la formazione o l’esecuzione potrebbero essere ricondotti alla più generale — nuova — categoria transtipica dei contratti delle nuove tecnologie.

Nel licenziare questo volume per le stampe occorre, infine, registrare due nuovi elementi di valutazione che si aggiungono al complesso scenario tecnologico attuale e precisamente:
—sotto il profilo giuridico: il recentissimo D.Lgs. 2 luglio 2010, n.110, modificativo della Legge Notarile (L. 10 febbraio 1913, n. 89) ha dato avvio al processo di attuazione dell’atto pubblico informatico, che si affianca alla scrittura privata informatica già compiutamente disciplinata dal Codice dell’Amministrazione Digitale (D.Lgs. 7 marzo 2005, n.82), ulteriore fondamentale tassello per il diritto dei contratti a forma informatica-telematica tipica;
—sotto il profilo socio-economico e tecnologico: la prestigiosa rivista americana Wired ha recentemente pubblicato un provocatorio articolo dal titolo The Web is Dead. Long Live The Internet con cui si denuncia la crisi del world wide web a favore di nuovi spazi tecnologici, sempre veicolati da Internet, ma basati su codici informatici differenti dal linguaggio HTML, sempre più spesso fondati su nuove architetture proprietarie chiuse — o solo parzialmente — aperte all’evoluzione tecnologica condivisa peculiare dello spirito originario della fase aurea di Internet.

Il riferimento è alle numerose application — veicolate attraverso il protocollo TCP/IP di Internet — sviluppatesi esponenzialmente negli ultimi anni: si pensi, solo per fare alcuni esempi, ad applicativi come Facebook, iTunes, iPhone, Skype e Twitter.
A questi nuovi applicativi si aggiunga il traffico veicolato su Internet — non tramite il web — mediate il c.d. Peer to Peer, per lo scambio di file musicali MP3, il video- streaming, l’IPTV e attraverso i sempre più diffusi Virtual Private Network (VPN).
Stando ai risultati della predetta analisi il traffico di Internet, basato sul codice informatico del web, conterebbe meno di circa un quarto del totale: siamo, ormai, al Web 2.0.
Internet si conferma, dunque, come complesso pluriverso ospitante eterogenei mercati virtuali soggetti a differenti regole di accesso in funzione del differente substrato tecnologico applicabile.
Il web — nonostante l’importante ruolo avuto, e che tutt’ora ha, nello sviluppo di Internet, senza tacere la centralità di Google nelle sue varie declinazioni (Google’s Search, Google’s Earth, Google’s Video, YouTube, per fare alcuni esempi) nella costante mutazione e mappatura degli spazi virtuali aperti — non è certamente punto di arrivo ma semmai punto di partenza dell’evoluzione tecnologica in corso che è destinata ad offire al giurista nuovi e stimolanti spunti di riflessione.

L’analisi delle interferenze tra diritto e nuove tecnologie è, dunque, ancora agli inizi; l’affascinate viaggio di lettura giuridica del fenomeno tecnologico iniziato nel 1993 — nelle eterogenee prospettive del diritto dei contratti, della responsabilità civile, della tutela della privacy, della protezione dei consumatori, della pubblicità, della tutela della proprietà intellettuale e industriale, della concorrenza sleale e della tutela della concorrenza in generale, della convergenza delle comunicazioni elettroniche — lungi dall’essere concluso è destinato a continuare: Long Live the Internet!
(Introduzione dell’autore)

Emilio Tosi, Professore Incaricato di Diritto Privato e Diritto delle Nuove Tecnologie, Ricercatore Universitario Confermato di Diritto Privato nell’Università di Milano Bicocca e Avvocato in Milano. E’ Autore di numerosi studi e pubblicazioni in materia di diritto delle nuove tecnologie fra cui si segnalano: I contratti di informatica. Tipi, formazione, responsabilità, Milano, 1993; Il contratto virtuale. Procedimenti formativi e forme negoziali tra tipicità e atipicità, Collana di studi di Diritto dell’economia dell’Istituto di Diritto Privato dell’Economia dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, Milano, 2005; Diritto Privato dell’informatica e di Internet., I beni – I contratti – Le Responsabilità, Collana “Diritto delle Nuove Tecnologie“, diretta da Vincenzo Franceschelli ed Emilio Tosi, Milano, 2006; Il Codice del diritto dell’informatica e di Internet, VII ed., Piacenza, 2010; Il Codice della tutela dei dati personali, VII ed., Piacenza, 2010.
 

 

Flavio Fabbri