La Repubblica dei media

di di Carlo A. Marletti |

L'Italia dal politichese alla politica iperreale

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La Repubblica dei media

Il Mulino
Pubblicato: ottobre 2010
Pagine: 172
ISBN: 9788815139641
Prezzo: 15,00

Perché, se la televisione è così potente, Silvio Berlusconi si è premurato di avere dei giornali che lo fiancheggino, e mostra di sapersene servire contro i suoi avversari? E perché Massimo D’Alema dice di preferire la televisione, con cui si parla a tutti, mentre la sua influenza sugli affari politici è dovuta soprattutto a messaggi in chiave affidati ai giornali, di cui pochi possono cogliere pienamente le implicazioni?

Dal 18 aprile 1948 ad oggi spettacolarizzazione della politica e messaggi in politichese rappresentano le due facce della democrazia in Italia, dando luogo a fasi alterne e a volte combinandosi tra loro.

Nella Repubblica dei partiti i “messaggi di fumo” di Aldo Moro e il suo lessico fatto di “convergenze parallele” e “strategie dell’attenzione” risultavano funzionali per evitare tensioni politiche e sociali.

Negli anni Ottanta al pubblico di massa, passivo e indifferenziato, si sostituì un’audience segmentata e mobile. Ciò ha aperto la strada alla politica pop e a Berlusconi, che servendosi degli effetti di iperrealtà generati dai media si accaparra il consenso con annunci clamorosi e promesse ottimistiche spesso non mantenute.

Ma con la crisi economica il pendolo torna ad oscillare. Dalla Repubblica dei media si tornerà indietro alla Repubblica dei partiti e ai suoi rituali?
(Dalla quarta di copertina)

Carlo A. Marletti, è professore emerito dell’Università di Torino. Allievo di Filippo Barbano e di Norberto Bobbio, è stato fra i primi in Italia ad occuparsi di comunicazione politica. E’ autore di numerosi saggi, da “Media e politica” (Angeli, 1984) a “Televisione e Islam” (Nuova Eri-Rai, 1995), a “Razionalità e valori” (Laterza, 2006).
 

 

Flavio Fabbri